È un dolore straziante quello di Stefania Di Grazia, mamma di Sara Rizzotto, la ragazza morta nell’incidente lungo l’autostrada A28 domenica sera. Come gli altri famigliari delle due ragazze morte, anche lei non si dà pace per quanto successo.
Usa parole dure la donna nei confronti di chi le ha ucciso la figlia e la cugina di quest’ultima, Jessica, e mandato in ospedale le due nipotine: “Mi auguro che a questa persona venga dato l’ergastolo, ho già parlato con il mio avvocato e mi costituirò parte civile perché deve pagare. Questa persona ha distrutto la vita di mia figlia”.
La donna poi ricorda la figlia Sara (nella foto, neonata) come una ragazza perfetta, “una figlia modello” che tutte le mamme vorrebbero avere. “Era laureata con il massimo dei voti, bravissima nel lavoro, solare e determinata in quello che faceva. Ci sentivamo spesso via telefono, anche quando è nata la figlia più piccola mi mandava sempre un sacco di foto. Mi mancherà”.
La donna, che si è sposata giovane, ha dato alla luce Sara il 25 novembre 1995 all’ospedale di Vittorio Veneto, quando aveva 17 anni.
“La voglio ricordare come una ragazza piena di vitalità, piena di gioia di vivere e di amore per le sue due figlie”.
“Sono state molte le persone che mi hanno chiamato in questi giorni per darmi conforto – continua la donna – ma io non mi do pace, non riesco a concepire che mia figlia è morta, il mio cuore è straziato dal dolore”.
La donna poi si sofferma sulla somiglianza tra lei e la figlia: “Tutti mi dicono che eravamo uguali, credo che le foto lo confermino”.
La signora, che abita nel padovano, tornerà a Conegliano per l’ultimo saluto alla figlia, mentre dall’ospedale di Udine dove sono ricoverate le due nipotine arrivano novità: “La bambina più grande è in sala operatoria – spiegava nella mattinata di oggi mercoledì papà Devis – per una operazione all’altro femore, mentre la più piccola sembra stabile ma sta facendo accertamenti”.
(Foto: per gentile concessione di Stefania Di Grazia).
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