Treviso, addio al punto vendita Pinarello di piazza del Grano: lo storico negozio ha chiuso i battenti sabato

Il centro di Treviso perde un negozio storico e uno dei nomi più importanti della città: il punto vendita Pinarello di piazza del Grano ha chiuso sabato.

L’azienda ha deciso di trasferire tutta l’attività a Villorba, in viale della Repubblica, dove è stata realizzata una sede più grande e con prospettive di ampliamento. Il simbolo del ciclismo trevigiano andrà via dalla città perché bisogna pensare al futuro e Fausto Pinarello ha fatto una scelta dovuta a esigenze di mercato e di sviluppo: “Qui a Treviso abbiamo trascorso anni bellissimi, gioie e dolori – ha spiegato -. Il mondo va avanti. Le due botteghe erano un doppione”.

In via Casa di Ricovero, davanti all’uscita posteriore del negozio, c’è la vecchia bottega di Nani Pinarello, aperta nel 1954. La famiglia aveva poi avuto bisogno di allargare gli spazi e così era arrivato il negozio di borgo Mazzini. Quel luogo è una sorta di leggenda ma il tempo e le vicende, in particolare quelle attuali, impongono delle riflessioni per ogni azienda. Doveva chiudere a fine febbraio ma la decisione è stata accelerata. Fabio Guglielmini, storico collaboratore dell’azienda e gestore del negozio da trent’anni, fra poche settimane andrà in pensione e per Fausto era giunto il momento di concentrarsi sul mega store di Fontane. 

Sabato c’è stato anche un brindisi al quale hanno partecipato amici, clienti, ciclisti e anche il sindaco Mario Conte. “Al di là delle scelte commerciali dell’azienda – ha commentato -, ci tengo a ringraziare la famiglia Pinarello e in modo particolare Fausto per il lavoro straordinario di questi anni e per la passione che ha sempre caratterizzato il personale e il punto vendita. Sono convinto, quando vedo l’amore per il ciclismo e la città che Fausto ha sempre dimostrato, che quel negozio potrà tornare ad essere un punto di richiamo per il mondo sportivo e della bicicletta. Ovviamente guardiamo con dispiacere alla chiusura di un punto vendita ma sono ottimista. I valori che animano l’attività professionale sono sempre stati vicini a Treviso. La bicchierata con Fausto e tutti gli amici di Pinarello mi è sembrata più un arrivederci che un addio”. 

C’è infatti un ventaglio di idee per non rinunciare del tutto a quel nome e quella vetrina, con un museo del ciclismo o un coffee shop per ciclisti. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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