Nel consiglio comunale dello scorso 28 dicembre è stato approvato il bilancio di previsione 2022-2024 del Comune di Cornuda.
In questi giorni, riflettendo sui dati esposti in consiglio comunale, il gruppo di minoranza “Amiamo Cornuda” ha pensato che fosse opportuno tirare le somme su questi due anni e mezzo di mandato dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Sartor.
“La tassazione è sempre stata a livelli massimi con l’Irpef allo 0,8% – commenta il capogruppo di minoranza Bruno Comazzetto -, mentre l’Imu sui terreni edificabili è passata dal 9,6 al 10,6. Per quanto riguarda il personale non è previsto il terzo vigile ma nemmeno il secondo, pur essendoci le risorse, e tantomeno l’assunzione di un nuovo operaio che andrebbe a colmare quella mancanza di presidio sul territorio per quanto riguarda le manutenzioni stradali, lo sfalcio e la pulizia delle aree verdi. Si prevede soltanto la sostituzione del necroforo che andrà in pensione a metà del 2022”.
“Assumere vuol dire garantire i servizi ai cittadini – continua – ma sembra che per questa giunta la cosa più importante sia svendere pezzi di aree verdi a prezzi irrisori e tagliare sulle spese. L’aver venduto le azioni Asco, che garantivano un’entrata cospicua nelle casse comunali, per acquistare l’area Becher, l’avere rinegoziato alcuni mutui protraendone la scadenza al 2043, l’aver contratto un mutuo di 2 milioni 900 mila euro e aver impegnato due milioni di euro di avanzo di amministrazione per il primo stralcio delle scuole ha ingessato il bilancio per i prossimi venti anni”.
L’esponente del gruppo di opposizione in consiglio comunale a Cornuda si è concentrato anche sull’acquisto di “Casa Fiorinotto”, sottolineando la mancata previsione di interventi, almeno nel prossimo futuro.
“Volevano acquistare la vecchia Filanda ma non vogliono acquistare il magazzino dello scalo merci – prosegue Comazzetto -, pur avendo investito 150 mila euro sul tetto, privando così le associazioni di un punto di riferimento. Intanto la Filarmonica ha dovuto migrare a Nogarè per trovare una sede decente dove potersi esercitare e il campo di calcio di via della Pace è stato dato in gestione al calcio Montebelluna. Il Bosco Fagarè attende interventi, anche importanti, che sono però ancora da programmare. Gli unici interventi effettuati sul territorio sono stati fatti grazie a finanziamenti statali e regionali a fondo perduto”.
Comazzetto ha ricordato che la proposta di istituire una mensa unica che garantisca i pasti alla casa di riposo e all’asilo, che secondo la minoranza avrebbe portato a una sensibile riduzione dei costi del personale e degli acquisti, non ha trovato consensi.
“La scuola materna non naviga nell’oro e quest’anno ha goduto di ingenti risorse grazie al fondone e ai contributi comunali – conclude -, contributi che mancheranno il prossimo anno e, visto il calo demografico, il bilancio sarà difficile da gestire. Per non parlare della caserma dei Carabinieri che versa in condizioni precarie e che è a rischio chiusura, viste le richieste di intervento da parte dei comandi superiori e degli adeguamenti sismici previsti da un’indagine effettuata recentemente”.
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