Continuano le attività di contrasto al bracconaggio da parte della Polizia provinciale di Treviso: negli ultimi giorni sono stati fermati tre uomini, due a Sonego, nel comune di Fregona, e uno a Codognè. I primi sono stati colti sul fatto mentre recuperavano un cervo maschio, appena abbattuto, di oltre 150 kg; l’altro, invece, gestiva un impianto abusivo di cattura per l’avifauna.
I due bracconieri di Sonego sono stati fermati dagli agenti l’8 gennaio scorso. In seguito a numerose segnalazioni di spari notturni, la Polizia Provinciale ha iniziato a indagare sul territorio e ha individuato così un edificio in cui, sul retro, era stata distribuita una pasturazione a base di granaglie di mais per attirare gli animali selvatici.
Dopo aver sentito degli spari durante le indagini, la Polizia Provinciale ha scovato due uomini mentre si apprestavano a recuperare un cervo maschio di oltre 150 kg, appena abbattuto. A quel punto gli agenti sono intervenuti con l’arresto, poi convalidato.
Qualche giorno prima, nel territorio del Comune di Codogné, la Polizia Provinciale aveva scoperto un impianto abusivo di cattura per l’avifauna e colto sul fatto un sessantenne del luogo, mentre agiva per mantenere in efficienza la struttura.
L’uomo è stato fermato e, durante la perquisizione del giardino e dell’area circostante, sono state rinvenute reti e gabbie, contenenti esemplari di Frosone, Lucherino, Verdone, Passera scopaiola, Fringuello e Peppola, utilizzate per la cattura di specie protette o non cacciabili.
Oltre agli esemplari detenuti illecitamente, è stato trovato in un congelatore anche un sacchetto con all’interno circa 100 uccelli, sempre appartenenti a specie protette o non cacciabili, già preparati per uso alimentare. Gli agenti hanno poi individuato altre venti specie di uccelli detenute abusivamente, in quanto non inanellate e non denunciate, e due gabbie-trappola a scatto illegali.
(Fonte e foto: Provincia di Treviso).
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