Dopo la frazione di San Vito è la volta del cimitero del capoluogo: da lunedì 6 maggio, infatti, nel camposanto di Valdobbiadene inizierà l’esumazione ordinaria di 55 salme sepolte a terra nell’area compresa tra l’obelisco e la cappella dei caduti delle due guerre mondiali.
La decisione è stata presa mercoledì scorso, 10 aprile, dal sindaco Luciano Fregonese per due ragioni: la mancanza di spazi da destinare a nuove inumazioni ed il fatto che siano ampiamente trascorsi i dieci anni previsti dalla legge; le 55 salme interessate, infatti, sono state inumate tra il 1997 e il 2001.
Le operazioni di esumazione saranno condotte tutti i giorni, esclusi i festivi, dalla ditta Pace sas di Daniele Ceresatto, appaltatore dei servizi cimiteriali comunali, fino alla conclusione dei lavori. L’ordinanza del primo cittadino stabilisce inoltre che, per motivi d’igiene e di salute pubblica, nel corso delle esumazioni sarà interdetto l’accesso al pubblico nella parte di cimitero interessato per garantire la dovuta riservatezza alle salme e per evitare situazioni di disagio ai parenti dei defunti ed ai visitatori del cimitero.
I familiari dei defunti, già informati dal Comune, dovranno comunicare entro martedì 30 aprile la destinazione futura dei resti mortali delle salme mediante il modulo inviato e da recapitare al Comune. Qualora non l’abbiano ricevuto, dovranno rivolgersi allo Sportello del Cittadino nella sede municipale di via Celestino Piva 53 e consegnare la documentazione sempre entro il 30 aprile. Relativamente alle fosse in evidente stato di abbandono o per le quali non sia stato possibile rintracciabili i parenti, si procederà comunque all’esumazione ed i resti mortali saranno collocati nell’ossario comune o verranno re-inumati per ulteriori cinque anni nella stessa area cimiteriale.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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