Maestri senza laurea a rischio, in dieci hanno scioperato a Conegliano. Il sostegno dell’assessore Panizzutti

Ha sollevato l’indignazione generale la sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali che hanno conseguito il titolo prima del 2001-2002: essi non avrebbero diritto di essere inseriti nelle graduatorie a esaurimento per l’insegnamento alle scuole elementari.

Con il ritorno sui banchi dopo la pausa natalizia è stato organizzato per la giornata dello scorso lunedì 8 gennaio un sit-in di fronte al ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca a Roma, ma non è stata l’unica città italiana a esprimere il proprio sgomento di fronte a una decisione di tal tipo. In Veneto, nello specifico, la sentenza metterebbe a rischio il futuro professionale di ben 4.000 docenti, a fronte dei 55 mila insegnanti del suolo nazionale.

Anche a Conegliano la questione ha sollevato una certa indignazione, condivisa dallo stesso assessore Gianbruno Panizzutti (nella foto), il quale ha così commentato: “Condivido l’indignazione dell’opinione pubblica. Non è possibile che dalla sera alla mattina si decida di prendere questa via. Nella nostra città risulta che dieci docenti, delle scuole Grava e Brustolon hanno partecipato allo sciopero”.

“Tale sentenza è la cosa più sbagliata che si poteva fare – ha proseguito l’assessore – e sono d’accordo con lo scalpore che sta nascendo a fronte di questa cosa. Posso capire che ci sia uno sguardo alle competenze, ma bisogna guardare alle competenze umane in questo caso dove si parla della preparazione elementare dei nostri figli. Non è questo il modo di fare”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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