Le truppe alpine si apprestano a diventare “di casa” a Cison di Valmarino. L’amministrazione comunale del sindaco Cristina Pin ha convocato per domani sera, venerdì 29 marzo alle ore 18 al teatro La Loggia un consiglio comunale straordinario nel corso del quale verrà conferita la cittadinanza onoraria a tutti gli alpini in servizio nell’Esercito Italiano.
Il legame tra il bel borgo della Vallata del Soligo e gli alpini esiste da sempre, tanto che Cison custodisce un luogo della memoria alpina unico, che risponde al nome dl “Bosco delle Penne Mozze”. Durante le celebrazioni del centenario della Grande Guerra del 2018, questo legame si è ulteriormente rafforzato, anche grazie alle esercitazioni della protezione civile alpina che si sono svolte proprio a Cison.
Così il paese prealpino con le montagne “più alpine” del Trevigiano ha deciso di rompere gli indugi, proponendo la cittadinanza onoraria alle “Truppe alpine” ottenendo l’entusiastica adesione dei vertici dell’Arma, tanto che a ricevere l’onorificenza a nome dei suoi soldati sarà il comandante delle penne nere, il generale di corpo d’armata Claudio Berto.
La cittadinanza onoraria vuole essere un omaggio di Cison al ruolo degli alpini, sempre pronti a dare una mano sia nelle situazioni di emergenza che nelle missioni di pace all’estero. Soldati ben addestrati in grado di districarsi al meglio in ogni situazione, tanto che, ovunque vengano impiegati ricevono complimenti unanimi.
Ma la due giorni alpina di Cison prevede altri momenti focali. Sempre domani sera alle 21, il teatro magno di Castelbrando sarà la cornice perfetta per il concerto della Fanfara della Brigata Alpina Julia. Nata nel 1967 dalle disciolte Fanfare del 3° reggimento artiglieria da montagna e dell’8° reggimento alpini, la fanfara della Brigata alpina “Julia”, diretta dal primo maresciallo Lorenzo Sebastianutto è composta dal maestro stesso, dal mazziere e da 30 elementi. Dislocata a Udine, si esibisce con un repertorio tipicamente militare nel quale spiccano pezzi come “La Marcia del Principe Eugenio”, “La leggenda del Piave”, ed in particolare “33, Inno degli Alpini” .
La mattinata di sabato 30 marzo, sarà invece dedicata ad una esercitazione che vedrà impegnate diverse entità dello Stato che a vario titolo concorrono al sistema di Protezione civile. Saranno infatti sul terreno gli alpini dell’Associazione Nazionale Alpini ed il personale della Difesa. Sarà allestita un’area espositiva visitabile fino alle 9.30, quando comincerà l’esercitazione vera e propria che si concluderà alle 11.30 e si svolgerà in cinque fasi simulando la ricerca e il soccorso di un ferito. All’esercitazione assisteranno anche 500 ragazzi dell’Istituto comprensivo di Follina e Tarzo.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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