Futuro del Nord Est e benessere ambientale sono stati gli argomenti al centro di un incontro tenutosi nella giornata di martedì 26 marzo, nella sala stampa della Camera dei deputati di palazzo Montecitorio a Roma.
Vi hanno partecipato il consigliere del Movimento 5 Stelle nel Comune di Conegliano Alberto Ferraresi, l’oncologo ed ematologo Patrizia Gentilini, Pietro Bianco dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Andrea Lovisetto e Mauro Moretto del Coordinamento ColtiviAMOfuturo, il coordinatore del Comitato dei promotori del referendum “Conegliano senza pesticidi” Mario Nicastro e i parlamentari pentastellati Sara Cunial e Paola Nugnes.
Come hanno sottolineato i relatori dell’incontro, nell’area del Nord Est “si diramano la maggior parte dei vitigni intensivi d’Italia tra cui le famose colline del Prosecco”, un modello, secondo loro, che sarebbe in ampio contrasto con la salvaguardia della biodiversità, della qualità delle acque, della fertilità dei suoli, della stessa salute umana. Tra le aree più sfruttate, secondo l’analisi dei partecipanti all’incontro, risulterebbe la zona destra del Piave tra la pedemontana del Grappa e l’Asolano, il Montello e il Piave, area da diversi anni contraddistinta dal problema del cementificio che brucerebbe pneumatici e plastica da rifiuti e starebbe ora subendo un’incontrollata invasione di nuovi impianti a vigneto, coltivati con massiccio impiego di pesticidi.
I dati della contaminazione da fitofarmaci dei fiumi trevigiani e delle falde di acqua potabile, illustrati nella giornata di martedì, risulterebbero allarmanti e la responsabilità dell’agricoltura intensiva sembrerebbe indiscutibile. In particolare, il Coordinamento ColtiviAMOfuturo – formato da associazioni di cittadini dell’area tra il Grappa, Asolo, il Montello e il Piave, rappresentato martedì a Montecitorio – avrebbe espresso la propria decisione di raccogliere 6700 firme, allo scopo di chiedere il rispetto del principio di precauzione e il diritto della salute delle persone – in particolare di bambini i residenti, aventi il diritto di vivere all’interno della propria proprietà senza doversi barricare in casa.
Una volontà scatenata “dalla inefficacia dei provvedimenti approvati dalla maggior parte delle amministrazioni comunali e dai costi economici e sanitari che sempre più gravosi pesano sulle spalle dei cittadini”, come il coordinamento ha sottolineato.Le firme saranno consegnate al Governatore del Veneto Luca Zaia, con l’inizio della nuova stagione dei trattamenti.
“Tutta Italia deve sapere che quando si assapora un bicchiere di Prosecco c’è un prezzo da pagare – è il commento del consigliere Ferraresi – che va oltre il costo di quel calice. C’è un prezzo invisibile, difficile da calcolare perché astratto. Si tratta del prezzo di chi vive a confine con le zone agricole, che paga in limitazioni della propria libertà e preoccupazione per la propria salute e quella dei figli”.
“Vogliamo cambiare direzione? – s’interroga il consigliere – Io lo voglio, tutti noi dovremmo volerlo. Come? Per chi risiede a Conegliano, a ottobre ci sarà il referendum consultivo comunale sull’uso dei pesticidi di sintesi in agricoltura, dove verrà data la possibilità di fare una scelta eticamente giusta e decisiva”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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