Addio ai tatuaggi a colori dal 2022? L’Europa non li vieterà. I tatuatori dell’Alta Marca: “Ci saranno inchiostri più sicuri”, ecco cosa cambia dal 4 gennaio


Da alcune settimane il tam tam sugli “inchiostri colorati per i tatuaggi” sta impazzando a livello non solo nazionale ma anche locale.

Ma alla fine l’Europa non vieterà i tatuaggi colorati: si assicurerà che gli inchiostri da iniettare sottopelle siano più sicuri e meno rischiosi per la salute delle persone.

Saranno ritirate dal mercato circa 4mila colorazioni contenenti sostanze cancerogene, mutagene e tossiche, in attesa che vengano prodotti nuovi inchiostri a norma.

Inizialmente la notizia aveva suscitato un po’ di preoccupazione, soprattutto per chi, come tante persone dell’Alta Marca trevigiana, ama tatuarsi e si è fatta tatuare in passato o anche recentemente.

Anche alcuni tatuatori del territorio hanno voluto far chiarezza su questa questione che, all’apparenza, poteva sembrare spinosa, come nel caso dei titolari di alcuni studi locali da Conegliano a Valdobbiadene.

Lorenzo Marcon (titolare Tattoo Boutique Colfosco – Susegana)

Lo ricordiamo, dal 4 gennaio 2022 entrerà in vigore un regolamento dell’Unione Europea per regolarizzare il settore dei tatuaggi, dove verranno introdotti nuovi obblighi per gli inchiostri. Queste norme hanno lo scopo di controllare la sicurezza delle sostanze che vengono iniettate sottopelle.

Come risaputo, a differenza di molti altri settori, per gli inchiostri dei tatuaggi non esiste una normativa unica europea. Anche in Italia, sono presenti solo le linee guida del Ministero della Salute.

Facendo un passo indietro: nel 2015 la Commissione europea ha incaricato l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) di valutare i rischi per la salute delle sostanze chimiche contenute negli inchiostri per tatuaggi.

L’obiettivo era rendere effettive e vincolanti le raccomandazioni, uniformare il settore in tutti gli Stati membri e inserire le nuove norme nel regolamento Reach (1907/2006), l’insieme di misure per l’utilizzo delle sostanze chimiche dell’Unione Europea.

Proprio per il fatto che gli inchiostri per i tatuaggi vengono iniettati negli strati profondi della pelle, possono comportare rischi molto elevati per la salute pubblica (alcuni ingredienti contenuti nella composizione degli inchiostri potrebbero essere sensibilizzanti per la pelle, causare allergie o rientrare nella categoria dei componenti cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione).

Federica Stefanello (titolare La Malafede Tattoo – Conegliano)

A seguito di studi e ricerche, l’Echa ha stabilito le linee guida nel 2020 e la Commissione europea ha stabilito che sarebbero entrate in vigore nel 2022, per dare il tempo al settore di adeguarsi alle nuove direttive.

L’agenzia europea ha stabilito che tutte le sostanze vietate nei cosmetici devono essere vietate anche negli inchiostri permanenti, lo stesso discorso vale per tutte le sostanze classificate come cancerogene, mutagene e tossiche.

Per quanto riguarda le sostanze irritanti e corrosive su cui non ci sono dati sufficienti per individuare una soglia, è previsto di ridurne la presenza il più possibile, fissando un limite allo 0,1% nei prodotti finiti.

Con l’applicazione delle nuove regole, verranno tolte dal mercato circa 4 mila sostanze. Per questo alcune colorazioni potrebbero non essere immediatamente disponibili, mentre i produttori di inchiostri permanenti avranno sostituti che rispettino le norme di sicurezza come affermato anche dagli stessi tatuatori locali.

Mattia Vedova (Smet Tattoo – Valdobbiadene)

“Le nostre linee guida non cambiano, continuiamo sempre a lavorare seguendo normative e regole ferree per tutelare la salute dei nostri clienti” hanno spiegato all’unisono alcuni titolari intervistati da Qdpnews.it.

Con il nuovo anno dunque l’Europa non vieterà i tatuaggi colorati, fatta eccezione per due pigmenti blu e verdi (il Blue15 e il Green7, per i quali bisognerà attendere il 2023 per capire se verranno bannati o meno dato che sembra non ci siano inchiostri sostitutivi); si tuteleranno però le persone assicurando che gli inchiostri da iniettare sottopelle siano in futuro ancora più sicuri per la salute.

La domanda che si pongono però anche i tatuatori della zona e non solo riguarda gli effetti a breve termine che i cambiamenti di normativa potrebbero avere a livello di forniture e costi/problemi che, sicuramente, non sono stati resi più digeribili dalle notizie in tema di queste ultime settimane.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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