C’è quasi certamente il dolo dietro il vasto incendio che la scorsa notte ha bruciato oltre tre ettari di pascolo sul Col Visentin (nella foto una fase dello spegnimento). Grazie all’intervento dei vigili del fuoco e delle squadre antincendio dell’Avab di Vittorio Veneto, il lungo fronte delle fiamme, alcune centinaia di metri, è stato fermato prima di aggredire la parte boschiva sottostante dove sarebbe stato molto più complicato spegnere.
Insieme alle squadre interessate dedicate allo spegnimento sono intervenuti, come pure in occasione dell’incendio doloso sopra i boschi di Villa di Villa domenica pomeriggio, anche i Carabinieri Forestali della stazione di Vittorio Veneto,che dopo aver contribuito a domare i roghi hanno subito avviato le indagini di loro competenza. E’ stato detto che l’incendio sul Col Visentin potrebbe essere stato frutto di un fulmine e il secco dei prati avrebbe facilitato l’espandersi del fuoco, ma i primi riscontri hanno dato esiti diversi.
Frutto di un piromane che si sta divertendo, complice la siccità e il vento di questi giorni, a dare fuoco a prati e boschi, e magari osservare da lontano gli interventi per scongiurare ulteriori danni al territorio e all’ambiente, compresa la fauna delle colline e delle montagne. E sono indagini che potrebbero portare a breve a qualche novità. L’attenzione e la prevenzione sono ancora molto alte, certo che se il tempo non cambia il grado di allerta della regione rimane altissimo.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Avab Vittorio Veneto).
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