Ulss 2, nel 2021 la gestione della pandemia è costata 54 milioni di euro. Novità in vista per cinque ospedali della Marca

La gestione della pandemia Covid è costata all’Ulss 2 della Marca 54 milioni di euro nel 2021: sono aumentati i costi per la sanità territoriale con medici di base, pediatri e Usca impegnati per vaccini e tamponi, 10 milioni di euro per le spese di Vax point, Covid point, ospedali di comunità e Covid hotel, 7.2 milioni di euro per spese non sanitarie come mense, pulizie, ma anche call center, centralini e contact tracing.

Per quanto riguarda i costi pandemici, il 58% è stato coperto dalla Regione (in attesa del consuntivo). Questo testimonia lo sforzo in termini non solo economici ma anche di personale dei sanitari della Marca, da due anni impegnati nella fase più critica mai affrontata.

Il bilancio generale dell’Ulss 2 ha evidenziato una spesa di 61 milioni in più: comprende attività sanitarie e non sanitarie. Undici milioni di euro in più sono dovuti ai rincari delle bollette (a seguito degli aumenti delle materie prime), sei dei quali per il riscaldamento, con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente.

“I principali costi in aumento sono attribuibili a tre fattori – spiega Patrizia Mangione, direttrice amministrativa dell’azienda -. Otto milioni di euro per l’acquisto di farmaci, in questo caso Covid e oncologici di nuova generazione. Il 20% in più per il recupero delle prestazioni sospese, il potenziamento dei servizi territoriali, il personale e le linee di intervento. Il 18% in più di costi energetici. E ci aspettiamo che aumentino anche l’anno prossimo, dovremo tenerne conto“.

È un bilancio che Mangione e il direttore generale dell’azienda sanitaria Francesco Benazzi definiscono sano, solido e in equilibrio: sarà in attivo di 9,7 milioni di euro (per investimenti da sviluppare nel 2022), e ha rispettato i tempi di fatturazione; 41 milioni sono stati impegnati per investimenti.

Molti sono anche i cantieri avviati o in procinto di partire per migliorare le strutture sanitarie territoriali. Fra giugno e luglio 2022 verrà inaugurato e diventerà operativo il monoblocco della nuova Cittadella della Salute, progetto di ampliamento dei servizi sanitari accanto al Ca’ Foncello di Treviso (un progetto da 260 milioni di euro). Sono stati completati i piani per le degenze, i primi trasferimenti si faranno in estate.

Saranno interessati da lavori di miglioramento e ampliamento anche gli ospedali di Oderzo (il nuovo nosocomio andrà in gara nel 2022), Conegliano (l’appalto per l’ampliamento sarà a gennaio), Vittorio Veneto (arriveranno nuove terapie intensive) e Castelfranco Veneto (realizzando ospedale di comunità e acquistando nuovi strumenti tecnologici). L’anno prossimo, grazie ai fondi del Pnrr, l’Ulss 2 comincerà i lavori anche per 17 Case della Comunità e otto centrali operative territoriali. 

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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