Dopo la replica di Manuel Tessaro, presidente dell’associazione cinofila “Al Molinetto”, alla recente mozione congiunta dei consiglieri comunali di Pederobba che hanno chiesto lo spostamento del campo di addestramento cani attualmente situato in golena del fiume Piave nel territorio dei Comuni di Pederobba e Valdobbiadene, sul tema è intervenuta anche la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli).
I consiglieri comunali pederobbesi di maggioranza e di minoranza avevano espresso la loro contrarietà alla collocazione del campo di addestramento cani non lontano dall’Oasi Lipu Garzaia e da altri importanti siti naturalistici, auspicandone lo spostamento in zona più idonea.
Il presidente Tessaro, dopo aver sottolineato che gli associati che rappresenta non svolgono nessuna attività nell’area della Garzaia, ha spiegato che il vero problema per la biodiversità del luogo è rappresentato dai “pascoli abusivi delle greggi” (qui l’articolo).
“Ritengo che i cani degli associati che rappresento non siano il vero problema dell’area demaniale in questione – aveva sottolineato Tessaro -, per cui confido che il campo venga riconfermato ove attualmente si trova, in quanto le valutazioni a suo tempo effettuate dall’amministrazione provinciale di Treviso non sono cambiate”.
“Da due anni, periodicamente, mettiamo e togliamo le fototrappole nella Garzaia – commenta Francesco Manzan, delegato Lipu – Come è stato evidenziato dal presidente dell’associazione cinofila ‘Al Molinetto’, c’è sicuramente una presenza troppo prolungata di greggi ma abbiamo verificato che ci sono frequenti violazioni delle regole da parte di chi frequenta l’area addestramento cani”.
“Spesso ci sono cani fuori controllo che sconfinano nell’Oasi Lipu – prosegue – Le nostre fototrappole hanno anche registrato 3 cani da caccia dentro la Garzaia che riconcorrono un ungulato. Le autorità competenti sono state avvisate di questa situazione e per noi l’unica soluzione resta quella di spostare definitivamente l’area di addestramento cani da quel punto. Ne approfitto per dire che ho apprezzato molto la mozione congiunta dei consiglieri comunali di Pederobba: la loro presa di posizione ha un valore importante per la nostra associazione”.
“Riteniamo inaccettabile e fuorviante la posizione espressa dal presidente dell’associazione cinofila ‘Al Molinetto’ – aggiungono l’assessore e neo consigliere provinciale Fabio Maggio e il consigliere comunale Alberto Zanotto – Pederobba è uno dei pochi Comuni ad aver approvato un regolamento per la mitigazione degli effetti della transumanza delle greggi. Dopo la sua approvazione si è registrato un drastico calo degli sconfinamenti”.
“Chiederemo ai Carabinieri forestali un controllo ancora più serrato per sanzionare i proprietari di cani che entrano nell’Oasi Lipu Garzaia – concludono – Cercheremo di fissare un incontro con l’assessore regionale Cristiano Corazzari, alla presenza di tutte le associazioni portatrici di interessi, per esporgli la situazione”.
Anche la locale Riserva Alpina ha voluto sostenere la mozione congiunta dei consiglieri comunali pederobbesi: “Confermiamo la nostra contrarietà alla presenza del campo di addestramento cani in quell’area. Rileviamo inoltre l’inopportunità della zonizzazione, come indicato nella nota approvata dal comitato di gestione del sito e inviata agli organi competenti”.
“È nostro interesse tutelare l’oasi Lipu e tutta l’area rivierasca del Piave – aggiunge Luciana Fastro, capogruppo in consiglio comunale della lista ‘Il Bene in Comune’ -, territorio ricco di biodiversità, di molteplici specie di flora e fauna. Da tempo sosteniamo l’inopportunità della presenza dell’area addestramento cani e siamo fermamente convinti che queste zone (e ne abbiamo molte nei nostri territori) debbano non solo essere tutelate ma anche gestite e valorizzate perché patrimonio delle nostre comunità”.
“Oggi – conclude -, con il riconoscimento Mab Unesco abbiamo un’opportunità in più, sta a noi coglierla. Riguardo al problema della transumanza, auspichiamo che si completi il regolamento con l’individuazione di una serie di corridoi che facilitino il passaggio, salvaguardando le zone da tutelare sotto diversi aspetti”.
(Foto: Lega Italiana Protezione Uccelli).
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