Importanti sviluppi per i lavori di ricostruzione del ponte sul torrente Ghebo: nei giorni scorsi è stata posata la base sulla quale verrà gettato il cemento, presumibilmente dopo le festività del Natale.
Nella migliore delle ipotesi il ponte dovrebbe essere riaperto, almeno a senso unico alternato, a metà gennaio.
Parliamo di un intervento che rientra nell’ambito delle risorse che si sono rese disponibili a seguito dell’emergenza determinata dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018, a seguito della quale la Regione del Veneto ha finanziato un ampio programma di interventi di mitigazione del rischio idraulico in tutto il territorio regionale.
A fine 2019 il Consorzio di Bonifica Piave ha proposto questo importante progetto che riduce il rischio idraulico in prossimità dei centri urbani di San Fior e Codognè, recentemente interessati da fenomeni alluvionali provocati dalle piene brevi ma intense del torrente Codolo-Ghebo, affluente in sinistra idraulica del fiume Monticano.
“Un altro passo in avanti con la posa della struttura prefabbricata del nuovo ponte sul Ghebo. – commenta il sindaco di Codognè Lisa Tommasella – Ora la struttura sta prendendo forma, dobbiamo solamente avere ancora qualche settimana di pazienza”.
In contemporanea, si sta lavorando a monte del ponte sul Ghebo, nel Comune di San Fior, dove si stanno completando i lavori di due invasi che serviranno da sfogo al fiume in caso di piene improvvise o esondazioni.
I lavori per la sistemazione del vecchio ponte e la sua ricostruzione sono iniziati a metà ottobre.
I lavori stanno andando avanti secondo il cronoprogramma, e le tante persone che normalmente transitano per il ponte che collega Codognè alle altre strade in direzione di Conegliano, Vazzola e Oderzo potranno presto ritornare ad attraversarlo senza le lunghe deviazioni a cui sono stati costretti negli ultimi mesi.
(Foto: Facebook – Lisa Tommasella).
#Qdpnews.it