Oggi l’ultimo abbraccio a Bruno Bellè. Il parroco: “Preghiamo perché lo accolgano nei locali del cielo”. Il sindaco: “La sua arte servirà anche in paradiso”

Grande commozione oggi a Pieve di Soligo per l’ultimo saluto a Bruno Bellè, noto ristoratore trevigiano e gestore per tanti anni dell’ex ristorante “Alla Colomba”, frequentato nel tempo da politici, nunzi apostolici di tante nazioni diverse e molti personaggi di spicco dell’arte e della cultura veneta e italiana.

In Duomo a Pieve di Soligo, oltre a tanti semplici cittadini, a stringersi idealmente attorno alla famiglia Bellè c’erano il sindaco Stefano Soldan con la giunta e diversi consiglieri comunali, il consigliere regionale Alberto Villanova, il luogotenente Alberto Bosco, comandante della locale stazione dei Carabinieri, Gian Pietro Caronello, comandante della Polizia locale di Pieve di Soligo, gli Alpini di Pieve di Soligo, Solighetto e Barbisano insieme a diversi gruppi alpini della Sezione Ana di Conegliano.

A celebrare il rito funebre c’era il parroco monsignor Giuseppe Nadal insieme a don Alberto Botteon, già vicario parrocchiale di Pieve di Soligo, e a don Mirko Dalla Torre, parroco di Sernaglia della Battaglia.

Poco prima del funerale anche il Cardinale Beniamino Stella, amico di infanzia di Bellè, e monsignor Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, avevano contattato il parroco pievigino per chiedergli di trasmettere la loro vicinanza alla famiglia.

“Buon Natale Bruno – ha detto monsignor Nadal durante l’omelia -, a te auguriamo il tuo Buon Natale. In queste giornate per tanti anni eri affaccendato a preparare le feste per i clienti nei tuoi locali. Quest’anno preghiamo perché tu sia accolto nei locali del cielo per una festa che non ha fine. Volendo parlare ancora di segni natalizi, pensiamo al presepe e a chi, oltre ai pastori e ai Re Magi, mette anche la locanda e l’albergo per ricordare la storia di Maria e Giuseppe. Nel tuo locale, Alla Colomba, avevi immagini sacre, c’era sempre accoglienza generosa con uno stile simpatico e caloroso per tutti: sapevi fare bene il tuo mestiere”.

Monsignor Nadal, ricordando la grande generosità di Bellè, ha detto che il Signore non dimenticherà il cibo che il ristoratore pievigino mandava alle persone in difficoltà che gli venivano segnalate.

“Bruno, hai ricevuto certamente tanti talenti e li hai fatti fruttare al massimo – conclude il parroco di Pieve di Soligo – Stavi per festeggiare i 61 anni di matrimonio con tua moglie Graziella, il 28 dicembre. Hai amato i tuoi nipoti e sei stato un nonno prezioso. Con la tua arte hai onorato la nostra città e la nostra Provincia. Il Signore ti ha dato il dono di fare bene da mangiare e la capacità di far sentire tutti a loro agio. Sapevi entrare nel mondo di ogni categoria di persone, dimostrando di conoscere le loro realtà”.

L’assessore Tobia Donadel ha letto le Preghiere dei Fedeli e durante la messa è stata recitata la Preghiera dell’Alpino. In molti si sono commossi appena è stato intonato “Signore delle Cime”.

Prima della fine del funerale, il sindaco Soldan ha letto un messaggio per ricordare uno degli “ambasciatori” più autentici della sua comunità.

“Tornano in mente tutte le conversazioni fatte insieme a lui attorno alla vita e alla morte – ha affermato il primo cittadino – Ogniqualvolta una persona, di comune conoscenza, ci lasciava, lui ti guardava qualche secondo in silenzio e poi una battuta per esorcizzare il fatto. Era il suo modo per far capire quanto bella fosse la vita e quanto veloce la vita possa passare. Bruno, dietro quell’essere apparentemente sbrigativo, nascondeva una profonda riflessione sulla vita, sui dolori e sull’impegno che sempre ha messo nelle cose della sua famiglia”.

“Bruno ci ha riservato una sorpresa inaspettata – conclude -, come era nel suo carattere così istrionico e imprevedibile. E tutto sommato, il vederci qui riuniti, sono certo lo diverta, perché per l’ennesima volta è riuscito a raccogliere le persone di una vita in un momento a lui così caro, prossimo al Natale. Ha condotto il ristorante ‘Alla Colomba’, l’hotel e la sua vita sempre dando l’impressione che il lavoro e le innumerevoli ore non passassero, anche grazie ad una grande donna e moglie. Un mondo che in parte si è spento con il ristorante ‘Alla Colomba’ ma che, nonostante tutto, ha continuato a vivere attraverso il suo sorriso”.

Il sindaco ha ricordato che Bellè è riuscito ad eccellere nell’arte della cucina, preservando ed elevando le antiche ricette, ed è stato ambasciatore della sua città e dell’intero Veneto: “La sua arte servirà anche in paradiso”.

Fuori dal Duomo, dove si erano radunate centinaia di persone, Albino Bertazzon, capogruppo delle Penne nere di Pieve di Soligo, ha donato alla moglie di Bruno Bellè un cappello da Alpini.

Qui il video dell’intervista a Bellè realizzata per Tv2000 dal giornalista Mario Placidini dentro il ristorante Alla Colomba: https://youtu.be/RkirnCqynnE.

“Lo ricordo con grande affetto – ha commentato Placidini alla notizia della morte di Bellè – Una persona davvero speciale, ora ci accompagnerà e ci sorriderà dal cielo”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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