A Santa Caterina si parla della Treviso “a misura di donna”. L’assessora Tessarolo: “Una città che facilita l’invecchiamento attivo e le relazioni tra persone”

Treviso è una città a misura di donna, la migliore provincia “rosa” d’Italia. Lo sostengono i parametri della classifica de “Il Sole 24 Ore” (alta aspettativa di vita, elevata occupazione giovanile, performance sportive al top e una forte presenza femminile nei ruoli apicali delle amministrazioni locali, professionali e imprenditoriali) e lo rimarca l’incontro di studio che si terrà oggi mercoledì 15 dicembre alle ore 17 nell’auditorium di Santa Caterina. “Idee innovative per un futuro sostenibile: una città a misura di donna” è il secondo momento di avvicinamento al festival “Treviso città per le donne” che si terrà nel mese di febbraio, pensato dal Comune insieme alla Commissione pari opportunità e alla Rete al femminile.

“Aspettando i tre giorni del festival, vogliamo approfondire degli ambiti specifici legati al tema città per le donne. Nel primo, il 17 novembre, abbiamo parlato di ambiente e sostenibilità, mentre oggi lo affrontiamo dal punto di vista urbanistico, riflettendo su come si sta sviluppando la città e se c’è una lettura al femminile in questo senso”, dice Gloria Tessarolo, assessora alle politiche sociali del Comune di Treviso, che introdurrà il convegno. “Abbiamo coinvolto l’Università Ca’ Foscari di Venezia, la Fondazione Architettura Treviso, l’Ordine degli architetti e quello degli ingegneri. Cercheremo di capire come una città deve essere a misura di donna, soprattutto con una visione post pandemica, dalla ripresa delle relazioni personali alla rete di servizi e cura”.

Gloria Tessarolo sottolinea che quanto emerso dalla classifica del “Sole 24 Ore” si collega strettamente al contenuti del festival di febbraio: “Devo dire che condivido molto quanto evidenziato dalla ricerca, a partire dalle alte aspettative di vita delle donne nella nostra provincia, strettamente correlate ad un corretto stile di vita. Treviso è una città che aiuta lo sviluppo dell’invecchiamento attivo, facilita le relazioni tra le persone. E’ difficile vivere in totale isolamento, anche nei quartieri, grazie anche ai gruppi di attività culturali, sociali e sportivi. Treviso ha una dimensione che si presta per gli spostamenti, è una città facile da vivere a piedi. Le donne possono sentirsi sicure quando escono, con tanti servizi vicini utili per le single e per chi ha figli. Sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare, ma la nostra storia parte da lontano. Oggi ci troviamo con tante donne in ruoli apicali, che la nostra Commissione pari opportunità già vent’anni fa sollecitava. Siamo felici di avere degli uomini che condividono con noi questi grandi risultati e che non sono spaventati da questa visione femminile”.

Nel convegno di Santa Caterina saranno affrontati molteplici aspetti legati allo sviluppo urbanistico a misura di donna. Intervengono la poetessa Silvia Favaretto sulla poetica dell’abitare femminile, Piero Pedrocco dell’Ordine degli ingegneri di Venezia su “Città, prossimità e spazio”, l’architetta Elisa Rizzato sul progettare al femminile; Monica Carmen, redattrice della rivista “Bioarchitettura”, illustrerà il caso della città di Merano a misura di bambino, mentre Roberto Bonaventura, dirigente del settore urbanistica del Comune  di Treviso, esporrà le azioni concrete che l’amministrazione Conte ha pianificato per rendere il capoluogo della Marca ancora più vivibile per l’altra metà del cielo. L’incontro potrà essere seguito in diretta nella pagina Facebook della Città di Treviso.

(Foto: Gloria Tessarolo).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts