Pieve di Soligo, tumore al seno, diagnosi e cura: martedì il convegno/testimonianza con il presidio ospedaliero “Giovanni XXIII”

La città di Pieve di Soligo, con la collaborazione della Casa di Cura Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier, centro di riferimento per la diagnosi e cura senologica, ha organizzato per martedì 14 dicembre, alle 20.30 all’auditorium Battistella Moccia, il convegno “Conosci il tuo seno e gli strumenti per proteggerlo”.

Un gruppo di esperti, accompagnato da alcune “donne coraggio” che porteranno la propria testimonianza, oltre ad affrontare il tema risponderà anche alle domande che potranno essere poste dal pubblico durante la serata.

Il convegno è ad ingresso libero ma è consigliabile la prenotazione su www.bit.ly/pieveculturaoppure telefonando al numero 0438-985380. 

Dopo l’intervento di saluto del sindaco Stefano Soldan, interverranno il dottor Roberto Busolin, primario di chirurgia senologica, il radiologo senologo dottor Bernardino Spaliviero, e due chirurghi senologi: il dottor Pasquale Piazzolla e la dottoressa Monica Baldessin della Casa di Cura Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier. 

Con loro anche Michela Bardi di “Cafè Coraggio” e Ivonne Chiarin capitana delle “Trifoglio Rosa”: donne che hanno affrontato la malattia e ora sono diventate esempio di coraggio e determinazione.

“Anche se il Natale porta serenità e pace – spiegano gli organizzatori – non bisogna mai abbassare la guardia e distogliere l’attenzione da quella che può essere una patologia che, se non presa in tempo, può risultare mortale. Il tumore al seno è infatti la neoplasia più frequente nel genere femminile. In Veneto si ammala una donna su otto e in Italia vengono diagnosticati ogni anno circa 55 mila nuovi casi, di questi l’1% è nel sesso maschile”.

“Ad oggi – concludono -, con i sistemi di diagnosi presenti e con le molteplici campagne di sensibilizzazione non dovrebbe più morire nessuna donna di tumore al seno. Bisogna però arrivare in tempo, attraverso la diagnosi precoce che consente di individuare la neoplasia nella fase iniziale e potersi quindi curare, ma anche adottando dei corretti stili di vita attraverso la conoscenza del proprio corpo, un’alimentazione equilibrata e l’attività fisica”.

(Foto: città di Pieve di Soligo).
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