Amara sorpresa per il liceo Scientifico “Guglielmo Marconi” di Conegliano: lo scorso sabato mattina, infatti, è stata rinvenuta una scritta che occupa buona parte della facciata dell’istituto scolastico, parete che si affaccia su via Kennedy.
“Una libertà autorizzata non è una libertà”, è la scritta che ancora campeggia sulla parete e che, come ha riferito il dirigente scolastico Stefano Da Ros, è stata realizzata nella notte di venerdì.
“Abbiamo presentato denuncia alla Polizia locale per atto vandalico compiuto da ignoti – ha dichiarato il preside – Voglio sperare che l’autore o gli autori del fatto non siano tra i nostri studenti. Penso che la nostra sia stata vista come una ‘parete comoda’ e ampia, disponibile in una via poco frequentata di notte e al mattino successivo ci siamo poi accorti di quanto avvenuto”.
Il pensiero, in questo momento, è rivolto ora alla ripulitura della parete e alla rimozione di questa scritta, come ha confermato Da Ros: “Se ne occuperà la Provincia che è ente proprietario dell’edificio. Tempo qualche giorno e verrà rimossa”.
Ma non si tratta dell’unica scritta emersa in una parete della città sul tema sanitario: un’altra, stavolta riguardante l’uso del Green pass (e accompagnata da un’ingiuria in inglese) ora campeggia sulla parete di via Vespucci, l’arteria stradale della città inaugurata pochi mesi fa.
La stessa arteria che era già stata presa di mira dai vandali, con delle scritte incomprensibili che andavano a rovinare la parete, nuova di zecca, che costeggia l’arteria stradale verso l’incrocio che precede il sottopasso di via Matteotti (vedi articolo).
Al momento non è possibile affermare con certezza che le due scritte siano opera dela stessa mano (tra l’altro la grafia è anche differente), ma di certo hanno imbrattato due punti differenti della città, contestando alcuni aspetti del tema sanitario che la pandemia in corso ha sollevato.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it
