A Vazzola mancano medici di base: il 30 novembre scorso il dottor Claudio Pironti è andato in pensione all’età di 70 anni, come previsto dalla legge nonostante lui, anche per iscritto, avesse dato la sua disponibilità per continuare ad esercitare fino a quando non fosse stato individuato un suo sostituto.
Nel Comune di Vazzola, dopo il pensionamento, non sono mai stati sostituiti i medici delle frazioni di Tezze (dopo il pensionamento del dottor Zanella sono arrivati alcuni sostituti: l’ultimo ha lasciato ad agosto dopo essere entrato in specialità) e Visnà che risultano tutt’ora scoperti. I circa 7mila abitanti sono divisi fra tre medici: uno operante nel comune e altri due condivisi con il vicino comune di Mareno di Piave che prestano servizio a Vazzola alcuni giorni a settimana.
Dall’inizio del mese di dicembre i 1.700 pazienti del dottor Pironti sono stati costretti a scegliere un altro medico di medicina generale tra Codognè, Mareno di Piave, Conegliano e Santa Lucia di Piave. Non sono mancate le lamentele dei cittadini costretti a dover fare diversi chilometri per raggiungere il proprio medico.
Ad occuparsi della questione è il vicesindaco Vera De Nardo: “Quello della mancanza di medici di base è un grosso problema soprattutto per le persone anziane che risultano essere anche quelle che ne hanno più bisogno; se ne è parlato e riparlato anche nella conferenza dei sindaci. Come amministrazione abbiamo fatto tutto il possibile per far fronte a questa situazione ma ci è stato detto che i problemi persisteranno fino al 2024, anno in cui dalle scuole uscirà un numero sufficiente di nuovi medici per coprire i posti vuoti. La nostra richiesta è stata quella che i medici, raggiunta l’età in cui sono obbligati ad andare in pensione, potessero continuare ad esercitare per cercare di coprire i buchi e non lasciare i cittadini senza questo servizio indispensabile“.
“C’è anche da dire che ci sono stati problemi nella scelta del sostituto in quanto le lettere in cui si comunicava la necessità di dover cambiare il medico sono datate 16 novembre ma ad alcuni sono arrivate solamente una settimana fa”.
“Negli anni è stato innalzato anche il numero di pazienti che un medico può seguire – conclude il vicesindaco – ma il problema è che, soprattutto con la pandemia, sono numeri difficili da gestire. La speranza è che la legge venga cambiata e che, come nel caso del dottor Pironti, si possa continuare a lavorare anche dopo i 70 anni”.
(Foto: Comune di Vazzola).
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