Riceviamo da Luca Castellaz e Alessio Barro del gruppo consiliare “Vivere bene a Santa Lucia” questo comunicato stampa doi critica relativo alla fiera Gothika in programma per il prossimo fine settimana ai padiglioni fieristici di Santa Lucia di Piave, e pubblichiamo.
Il primo appuntamento del 2018, presso il polo fieristico santalucese, è quello che si svolgerà tra pochi giorni, denominato “Gothika”, così descritto nella relativa locandina: “La fiera gothic, steampunk e fantasy del Triveneto. Gothika unisce tutti – decine di stands a tema gothic, horror, fantasy e steampunk, musica dal vivo e stand gastronomici per un fine settimana veramente incredibile. Gothika è la fiera dove trovare contatti del genere gotico e affini, dove si riuniscono espositori, organizzatori e tutti gli esperti del settore».
Il sabato, tutta la sera fino alle 3, ci sarà un evento musicale, affine al tema. Conosciamo bene l’importanza di promuovere il polo fieristico santalucese e la necessità di valorizzare “il complesso fieristico di proprietà del Comune”, programmando eventi, diversificando l’offerta, dando “vita” costante alle strutture e coinvolgendo diversi attori economici/culturali al fine di rafforzare il sistema delle Fiere. Siamo consapevoli del rilievo che esso svolge nel territorio.
Ci domandiamo, tuttavia, l’opportunità e la convenienza (se non puramente finanziaria e pubblicitaria) nel promuovere eventi come quelli sopra descritti, ove tale “sottocultura” è palesemente accomunata all’orrore (come la stessa locandina recita), all’oscurità, alla violenza (come l’immagine della locandina richiama) e la letteratura e cinematografia collegate sono infestate da vampiri, maledizioni, cimiteri.
Ricordiamo, di passaggio, la definizione che treccani.it fornisce alla voce “orrore”: “impressione violenta di ribrezzo, di repulsione, di spavento, provocata nell’animo da cose, avvenimenti, oggetti, persone che siano in sé brutti, crudeli, ripugnanti». Si legge nella presentazione che l’ingresso per i bambini è gratuito; ci chiediamo, ancora: è opportuno che i nostri giovani (e giovanissimi) affrontino un ambiente come quello in questione?
Riteniamo di poter asserire che i criteri per valutare l’opportunità o meno di organizzare una manifestazione non debbano essere puramente economici e finanziari: la prima responsabilità di un’amministrazione pubblica dovrebbe essere quella di garantire che sia preservata, difesa, conservata, quella che un tempo si definiva “decenza comune”.
Luca Castellaz
Alessio Barro
Gruppo consiliare “Vivere bene a Santa Lucia”