Intervento congiunto di trombectomia percutanea, per salvare una paziente 80enne, delle équipe di cardiologia dell’ospedale di Conegliano, diretta dal dottor Roberto Mantovan e di Radiologia, diretta dal dottor Gianluca Piccoli.
L’anziana, vittima di un trauma che le aveva comportato diverse contusioni ed emorragie, è giunta al Pronto Soccorso del Santa Maria dei Battuti con un quadro severo di mancanza di fiato e insufficienza cardiaca.
Sottoposta d’urgenza a Tac del cuore, le è stata diagnosticata un’embolia polmonare. Un grosso coagulo di sangue partito dalle vene delle gambe aveva ostruito in maniera grave il circolo arterioso del polmone mettendo a rischio la vita della donna.
“Non potendo essere trattata con farmaci per sciogliere i coaguli a causa del recente trauma – spiegano i due primari – dopo un consulto congiunto tra le équipe si è deciso di tentare un intervento di trombectomia percutanea”.
Tramite la vena femorale i medici hanno raggiunto i vasi polmonari ostruiti, liberando il polmone dai coaguli grazie al catetere tromboaspiratore. La paziente ha reagito positivamente al trattamento con un miglioramento delle condizioni che le ha consentito in pochi giorni di uscire dalla terapia intensiva.
Il dottor Piccoli, che ha eseguito l’intervento, e il dottor Mantovan sottolineano che “il risultato è stato raggiunto grazie all’affiatamento delle due équipe che da sempre collaborano in modo multidisciplinare per la diagnostica e il trattamento di casi complessi”.
L’intervento è stato eseguito nel polo angiografico dell’ospedale civile, dove moderne sale angiografiche interventistiche consentono ai professionisti di lavorare al top della tecnologia.
(Foto: Ulss 2 Marca trevigiana).
#Qdpnews.it