Conegliano, inaugurato l’ultimo piano restaurato del convitto del Cerletti. Morgan: “Un sogno ora divenuto realtà”

L’ultimo piano del convitto dell’istituto Cerletti di Conegliano è stato completamente restaurato, con l’aumento dei posti letto per gli studenti (ora 60), distribuiti su tre piani: è quanto presentato sabato 20 novembre nell’aula magna dell’Università di Padova, che fa parte dello spazio scolastico dell’Istituto Cerletti.

L’opera è stata possibile tramite un investimento complessivo di 400 mila euro, di cui 200 mila anticipati dalla Fondazione per l’insegnamento enologico e agrario presieduta da Floriano Zambon (con l’opportunità di restituire la cifra nell’arco di cinque anni, senza oneri aggiuntivi), indirizzati alla riqualificazione di uno spazio pari a 250 metri quadrati, con un miglioramento dell’aspetto strutturale del fabbricato e la creazione di una certa armonia tra la parte nuova e quella preesistente dell’edificio.

Come ha spiegato il dirigente scolastico Mariagrazia Morgan, l’eccezionalità del caso sta nel fatto che per la prima volta la Scuola enologica ha bandito e gestito la gara di appalto in tutte le sue fasi, vinta dall’impresa Garbuio di Sernaglia della Battaglia.

I lavori, quindi, sono iniziati lo scorso giugno, per poi concludersi in tempo per l’inizio dell’anno scolastico: è stato un lavoro di squadra tra la scuola, la Fondazione, la Provincia e gli enti coinvolti nel rilascio di pareri autorizzazioni, secondo quanto ribadito più volte dal dirigente scolastico.

L’ultimo piano dell’edificio ha assunto la veste di un dormitorio moderno che, allo stesso tempo, assicura ai singoli studenti degli spazi personali, grazie a delle separazioni funzionali anche all’attuale periodo di pandemia.

La cerimonia di inaugurazione ha visto una vasta platea: insieme a educatori e rappresentanti della dirigenza e del personale della scuola, hanno presenziato il sindaco di Conegliano, Fabio Chies, il consigliere di opposizione Piero Garbellotto, Roberto Bet ed Emanuele Crosato in rappresentanza della Regione Veneto e della Provincia di Treviso, il sindaco di Refrontolo, Mauro Canal, il direttore dell’istituto diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” Marco Zabotti, Floriano Zambon (in collegamento da Barolo), rappresentanti delle Forze dell’Ordine, il presidente di Banca Prealpi SanBiagio, Carlo Antiga, gli onorevoli Sonia Fregolent, Angela Colmellere e Gianpaolo Vallardi.

Oltre a loro erano in sala anche i rappresentanti di tutte quelle realtà che hanno seguito da vicino la concretizzazione del progetto ed Elia Staffus, neopremiato con la Medaglia d’oro “Antonio Carpenè” (qui l’articolo): tutti quanti hanno assistito al tradizionale taglio del nastro, tenutosi dopo la presentazione del restauro, preceduta da un momento scelto per ricordare Michele De Vecchi, consigliere comunale deceduto a causa di un malore improvviso (qui l’articolo).

“Già nel 2016 c’era stato un importante intervento al convitto – ha spiegato Mariagrazia Morgan -. Si tratta di una scommessa che siamo riusciti a vincere: è stata una sfida anche quella di tenere aperto il convitto durante il lockdown. Questo è stato un sogno nel cassetto, poi divenuto una necessità e ora una realtà”.

E non è l’ultimo progetto che bolle in pentola al Cerletti, che ha in serbo l’obiettivo di riqualificare la fattoria didattica e l’ex casa del custode per ricavare delle nuove aule didattiche, ma anche di mettere mano alla sede di Piavon.


(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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