16/11 – Crocetta del Montello, giovedì un incontro pubblico dedicato alle Grave di Ciano

Giovedì 18 novembre alle 20.30, nel pattinodromo di via Brentellona a Crocetta del Montello, si terrà una serata dedicata alle “Grave di Ciano: le casse di espansione e come contrastare uno scempio senza precedenti”.

L’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale di Crocetta in sinergia con il Comitato per la tutela della Grave di Ciano, avrà lo scopo di informare i presenti sulle evoluzioni che il progetto sta avendo: un tema delicato e sentito dalla cittadinanza e da molta parte dei Comuni vicini, rivieraschi e no.

Alla serata interverranno il sindaco Marianella Tormena, il presidente del Comitato di tutela Franco Nicoletti, l’ingegner Gianni Dal Moro, la dottoressa botanica Katia Zanatta e il presidente dell’Associazione A.C.Q.U.A. di Dignano (Udine) Renzo Bortolussi.

Moderatore della serata sarà il giornalista Luigi Gandi. Il progetto delle casse di espansione, portato avanti dalla Regione Veneto, sta creando parecchie spaccature oltre che ragionevoli dubbi: un’opera faraonica, secondo i suoi oppositori estremamente impattante che prevede l’uso del cemento per creare dal nulla le vasche necessarie per contenere l’eventuale piena del Piave.

Il tutto si andrebbe a sviluppare in un territorio tutelato Rete Natura 2000 e Zps e Sic, un sistema europeo di aree caratterizzate da elevata biodiversità, ossia ricche di specie vegetali ed animali ormai rare o minacciate, che devono essere adeguatamente tutelate e conservate.

“La serata del 18 novembre – afferma Nicoletti – sarà la dimostrazione che la miopia politica dei vertici regionali anziché dividere la Comunità Istituzionale e i cittadini dei comuni rivieraschi del Medio Piave che rappresentano un bacino di ben oltre 110.000 persone, saranno uniti contro questo inutile scempio ambientale e spreco di denaro pubblico. Ricordo poi che questo progetto è in piena inosservanza delle più importanti direttive ambientali europee e lunghi tempi di realizzazione, pertanto non potrà essere inserito e finanziato dal P.N.R.R. a differenza del sito di Ponte di Piave che ne rispetta ampiamente i requisiti sia dal punto di vista ambientale sia di durata dei lavori”.

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