Federazione italiana pallavolo: “Nessun focolaio nelle palestre delle province di Treviso e Belluno”. Solo alcuni casi isolati

In relazione a quanto evidenziato da un quotidiano locale ieri, 14 novembre, la Federazione italiana pallavolo comitato di Treviso-Belluno tiene a smentire i fatti e specificare come ad oggi non sia emerso e tracciato nessun focolaio nelle palestre in cui le società di volley svolgono attività.

Sono presenti, ovviamente, degli atleti isolati per casi singoli nati in contesto dubbio, scolastico o professionale, ma non risultano focolai attivi.

Tale precisazione si rende doverosa in primis per rimarcare l’attenta e precisa applicazione dei protocolli al quale tutti i sodalizi sono sottoposti e, in seconda battuta, perché risulta, a parere del comitato, alquanto anacronistico che siano state fatte certe considerazioni senza nemmeno interrogare chi, da inizio pandemia ad oggi, monitora attentamente la situazione settimana per settimana.

Il Comitato, visto l’ampio grado di libertà dell’attuale contesto sociale, si chiede inoltre come sia possibile etichettare un focolaio come “nato in palestra” quando gli stessi atleti possono frequentarsi liberamente senza distanziamento sociale e mascherina in numerosi contesti extra pallavolistici.

“Siamo certi che, se lo spirito delle affermazioni fatte è quello di accrescere la consapevolezza dell’importanza del vaccino e dell’attenzione all’uso delle buone regole, si sarebbe potuto considerare il volley come un esempio virtuoso da elogiare (con la quasi totalità degli atleti vaccinati) piuttosto che fare affermazioni che vadano a minare il già difficile contesto in cui operiamo” esprime in una nota.

(Foto: dojosport).
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