Si è conclusa oggi venerdì l’ultima delle quattro giornate della terza esercitazione nazionale di colonna mobile dei Vigili del fuoco, iniziata martedì 9 novembre e promossa dalla direzione centrale per l’emergenza. Le esercitazioni hanno visto il coinvolgimento della direzione interregionale e tutti i comandi del Veneto oltre alla partecipazione del personale della Protezione civile e della Croce rossa. Alla simulazione hanno partecipato circa 650 persone.
L’esercitazione, giunta alla quarta settimana (a turno su tutto il territorio italiano) in contemporanea con le regioni Friuli Venezia Giulia e Calabria, è stata necessaria per testare la capacità di risposta nazionale in caso di calamità con la mobilitazione delle colonne mobili regionali.
La simulazione ha visto impiegati fino a 180 operatori al giorno su 7 diversi scenari in tutto il territorio della regione per un totale di oltre 650 operatori, tra cui molti specialisti del Corpo: nucleo USAR (Urban Search and Rescue), i nuclei cinofili, SAF (Speleo Alpino Fluviali), TAS (Topografia Applicata al Soccorso) NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico Radiologico), reparto volo, nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto). In tutti i comandi sono state attivate le sale crisi provinciali e quella della direzione interregionale di Padova.
Nei quattro giorni sono stati testati per tutti gli scenari l’attuazione dell’Incident Command System, ovvero la prontezza di attivazione delle risorse, la verifica del flusso di comunicazione interno ed esterno, l’utilizzo dei specifici dispositivi di protezione individuali e le verifiche dei sistemi hardware e software in dotazione e dei dati. A Vittorio Veneto è stato allestito il modulo MSL (Modulo di Supporto Logistico), il sistema modulare di tende a supporto delle squadre dei Vigili del fuoco in caso di calamità, che durante le quattro giornate è stato allestito e smontato più volte.
Interessato dall’esercitazione anche il Comune di Volpago del Montello: nella frazione di Venegazzù sono state effettuate delle ricerche di persone con l’impiego di personale specialistico TAS, cinofili, reparto volo e SAPR proveniente dai diversi comandi. I siti di ricerca sono stati individuati in quanto caratterizzati da sentieri in area boschiva e in ambiente collinare a bassa antropizzazione con la presenza di grotte. Le stesse operazioni si sono compiute anche nel comune vicentino di Villaga.
L’attività principale si è svolta nel campo macerie di Belluno, dove gli operatori dei Vigili del fuoco sono stati impegnati per la simulazione di un soccorso a seguito di un evento sismico che ha visto impegnati gli specialisti USAR, i cinofili, il reparto volo, gli specialisti SAPR. Nell’abitato abbandonato di Tambre si è svolta invece l’esercitazione per i tecnici dei Vigili del fuoco, i quali hanno eseguito operazioni di quicktriage, ovvero una valutazione rapida delle criticità strutturali, attraverso perlustrazioni territoriali e ispezioni visive dell’edificato dall’esterno. In campo anche il NIS (Nucleo Interventi Speciali) per la costruzione di opere provvisionali.
A Favaro Veneto, nell’ex forte Cosenz, i Vigili del fuoco hanno operato in uno scenario incidentale con rischio chimico, dove il personale dei nuclei NBCR regionale e provinciale dei diversi comandi durante le simulazioni hanno rilevato sostanze tossiche provvedendo al confinamento e il recupero delle stesse, oltre al soccorso di una persona rimasta coinvolta in zona contaminata.
Nella sede dei Vigili del fuoco di Venezia-Mestre il personale ha avuto modo di testare nuovi sistemi di spegnimento e l’utilizzo di nuove attrezzature tecniche innovative da utilizzare negli interventi per incidenti stradali, oltre a un’attività di retraining di TPSS (Tecniche Primo Soccorso Sanitario). Testati scenari incidentali anche con auto elettriche.
Squadre SAF (Speleo Alpino Fluviali) hanno effettuato diverse manovre di calata e recupero di infortunati in quota: in Val Gallina, in Val d’Adige, sui Colli Euganei; inoltre venerdì il soccorso di un infortunato a 30 metri di altezza su una gru porta container al porto marittimo di Venezia, mentre sul fiume Brenta nel comune di Valbrenta con un gommone da rafting i Vigili del fuoco si sono adoperati nella simulazione per la ricerca di persone trascinate da un’onda di piena.
La settimana prossima le esercitazioni proseguiranno in Lombardia, Lazio e Puglia.
(Foto: Vigili del Fuoco).
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