Da fine ottobre 2021 Alto Trevigiano Servizi cambia forma giuridica, passando da Società a responsabilità limitata a Società per azioni.
La modifica dello Statuto, avvenuta alla presenza di un notaio, è stata approvata mercoledì 27 ottobre nel corso dell’assemblea dei 52 comuni soci di Ats tenutasi in Biblioteca a Montebelluna, dopo essere stata approvata dai singoli consigli comunali nel corso degli ultimi mesi. La modifica dello Statuto ha previsto anche l’approvazione del patto parasociale e del “Regolamento del “Comitato intercomunale per il Controllo Analogo””.
Dal punto di vista tecnico ciò vuol dire che le quote possedute dalle amministrazioni comunali si trasformano in azioni. Inoltre, ogni socio ha pari peso all’altro all’interno del Comitato, a prescindere dal numero di abitanti e dalle quote detenute.
Le modifiche mirano al rafforzamento del controllo paritario tra i soci e all’incidenza paritetica sull’amministrazione della società. In tal modo tutti i comuni soci, indipendentemente dal peso specifico della propria partecipazione, possono vantare una effettiva condizione alla pari in ordine alla influenza gestionale sulla conduzione della società.
Il controllo analogo va inteso e regolato come potere di controllo del socio pubblico, il quale esercita sui servizi affidati alla società un controllo equiparabile a quello esercitato sui propri servizi, nel rispetto dei principi del diritto comunitario e nazionale e, in particolare, in osservanza alla normativa applicabile alle società affidatarie dirette di servizi pubblici secondo il modello in house providing.
“Il processo non avrà alcun effetto sull’erogazione dei servizi né provocherà aumenti in bolletta né tantomeno disequilibri all’interno dell’assetto societario – assicurano il presidente di Ats, Fabio Vettori, e l’amministratore delegato, Pierpaolo Florian – Si tratta sostanzialmente di un atto dovuto. Una volta effettuate le formalità amministrative e avvenuta l’iscrizione al Registro delle Imprese, sarà effettiva la nuova denominazione sociale Alto Trevigiano Servizi Spa”.
Inoltre, nel corso dell’assemblea è stato consegnato ai sindaci dei comuni soci il nuovo Bilancio di Sostenibilità 2020, l’anno dell’inizio della pandemia da Covid 19, evento che ha spinto l’azienda a un’inevitabile riorganizzazione. Fin da subito, in concomitanza con i limiti imposti dal lockdown, su trecento collaboratori, più di un centinaio di dipendenti sono stati messi in condizione di lavorare in smart-working, con tutte le dotazioni informatiche necessarie per far sì che l’erogazione del servizio idrico integrato non si interrompesse a nessun livello.
Per salvaguardare la salute di tutti i collaboratori della società (in un’ottica di welfare aziendale) ma anche per tutelare quella degli utenti che si recano, ad esempio, agli sportelli, Ats ha fortemente creduto in un’importante attività di screening interno per il monitoraggio della diffusione dell’epidemia da Covid 19: da novembre 2020 a settembre 2021 sono stati svolti in tutto 3 mila tamponi, a cadenza quasi mensile. L’attività, inoltre, prosegue. A questi si aggiunge anche la campagna per il test sierologici con quasi 400 prelievi totali. Gli uffici e le sedi sono stati dotati, inoltre, di divisori in plexiglass, sanificatori per mani, cestini per mascherine e rilevatori temperatura in ogni sede. In quasi tutte le sedi, sono stati implementati gli impianti di ventilazione meccanica per favorire il ricambio di aria.
Sono stati incentivati, inoltre, i servizi digitali utilizzabili dagli utenti come lo Sportello Online, la Bolletta Web e Ats App (quest’ultima, in particolare, ha visto un aumento del 100 per cento delle adesioni).
Si aggiungono le facilitazioni per il pagamento delle bollette per famiglie e imprese e gli aiuti alle utenze deboli. Fin da subito l’azienda ha deciso di posticipare la scadenza per il saldo delle fatture. Sono stati concessi quasi 800 piani di rateizzazione (83 per cento in più rispetto al 2019), mentre il fondo delle liberalità, integrato con il compenso di tre amministratori, è stato rimpinguato: la soglia Isee 2020 per farne richiesta è passata da 15 mila a 20 mila. Sempre nel 2020, quasi 2.600 famiglie in difficoltà hanno beneficiato delle liberalità Ats
La tutela delle falde e dell’acqua è stato un altro importante obiettivo di Ats. L’acqua bevuta nel territorio è sana e controllata. Il 61,4 per cento dell’utenza dei 52 comuni preferisce l’acqua del rubinetto a quella in bottiglia e i controlli registrano il 99,87 per cento dei parametri conformi alla normativa. Nel complesso Ats ha investito 836 mila euro nel 2020 a garanzia di un’acqua potabile di qualità. Una delle sfide più importanti è la predisposizione dei Piani di sicurezza dell’acqua. Fondamentale nella loro redazione è la collaborazione fra gli uffici tecnici di Ats, quelli dei Comuni, Ulss, Arpav e stakeholders.
(Fonte e foto: ATS – Alto Trevigiano Servizi).
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