Come si comportano gli italiani sui social network in vista delle elezioni? E’ questa la domanda a cui cercato di rispondere D-Link, azienda leader da trent’anni nel settore della tecnologia wireless e del networking con base a Milano, tramite la campagna #ConnettitiResponsabilmente, con la quale vuole promuovere un utilizzo responsabile della connettività e incentivare un comportamento positivo online.
Per questo sono stati analizzati quasi 2 milioni di contenuti (tweet e commenti) legati alle elezioni 2018. Si tratta di messaggi verso i candidati, i partiti o verso altri elettori e ciò che emerge è che il 38% di questi (circa 750 mila) è connotato da negatività e ben 135 mila contengono volgarità o insulti espliciti. I messaggi che augurano la morte (o minacciano di uccidere) sono più di 15 mila, quelli che contengono riferimenti alla violenza quasi 19 mila. Solo l’11% dei contenuti è etichettabile come positivo.
L’analisi è stata realizzata con il tool Crimson Exagon. Sono stati presi in esame tutti i contenuti pubblicati online (in Italia e in italiano) dal 1 gennaio 2018 al 12 febbraio 2018 su social media, blog, forum e piattaforme di condivisione contenuti.
Gli argomenti analizzati sono quelli legati al tema delle elezioni politiche 2018, ai partiti politici e ai rispettivi leader. Grazie al tool è possibile analizzare, scremare e raggruppare contenuti a seconda di specifiche parole chiave, argomenti e sentimenti delle conversazioni. A seguire è stato fatto un processo di verifica qualitativa manuale.
Dai dati è emerso che il leader di partito più preso di mira è Silvio Berlusconi, che è destinatario del 23% degli insulti personali online, seguito da Matteo Salvini e Matteo Renzi entrambi al 21%. Ci si accanisce meno sulle persone di Luigi Di Maio e di Pietro Grasso (rispettivamente a quota 11% e 8% delle ingiurie).
La classifica cambia se analizziamo l’astio verso i partiti politici: da questa prospettiva l’accanimento è indirizzato al Partito democratico (39%) e al Movimento cinque stelle (34%). A seguire Lega Nord (12%), Casapound (5%) e, per ultima, Forza Italia 4%.
E’ in Veneto? Per quanto riguarda la regione a Nord-Est, al primo posto tra i politici si trova Matteo Salvini (26,8%), seguito da Silvio Berlusconi (20,8%), Matteo Renzi (18,5%), Luigi di Maio (10,8%) e Pietro Grasso (8,1%).
Per quanto riguarda i partiti i risultati sono in linea con quelli nazionali: il Partito democratico al 40,64%, seguito da Movimento cinque stelle con 32,52%, Lega Nord al 12,73%, Casapound al 5,88% e Liberi e Uguali al 3,56%, che in Veneto chiude la classifica al posto di Forza Italia.
L’augurio è che il comportamento dei moltissimi utenti presenti sui social network possa migliorare con il tempo e con l’acquisizione di una sempre maggiore consapevolezza, soprattutto di come l’educazione sia fondamentale tanto nella vita che trascorriamo a contatto diretto con le altre persone quanto nei momenti in cui ci interfacciamo ad internet e agli altri utenti connessi insieme a noi.
(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
(Immagine: Freepik).
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