Una chiesa gremita, soprattutto di giovani, quella della parrocchia di Salsa a Vittorio Veneto dove oggi, lunedì 4 febbraio, si è svolto il funerale di Sigrid Arianna Macrì, 26enne morta lo scorso 24 gennaio a causa di un’overdose di eroina.
Tanti gli amici e i conoscenti che sono venuti a dare il proprio conforto ai genitori, alle sorelle e al compagno della 26enne e per dare testimonianza del loro affetto per una vita spezzata così presto. Affetto richiamato dalle rose rosse poggiate sulla bara di legno chiaro della giovane, accolta da un grande silenzio scandito dal rintocco delle campane.
Anche durante la funzione è perdurato un silenzio misto di tristezza e di mille interrogativi, a quali monsignor Graziano De Nardo ha tentato di dare conforto: “Tutti ricordano Sigrid come una ragazza solare, gentile con tutti e sorridente. Era allegra e il suo sorriso generava simpatia. Ma ora ci chiediamo cosa si nascondesse dietro a quel sorriso“.
“Quando si è giovani – ha proseguito il padre celebrante – si pensa che nulla possa succedere, mentre vediamo che accadono anche cose irreparabili. Il tempo è prezioso, ma ce ne rendiamo conto solamente quando sta finendo“.
“E di fronte a chi voleva bene a Sigrid – ha aggiunto monsignor De Nardo – posso dire, riprendendo le parole pronunciate da papa Francesco ai giovani, che la vita é oggi e non domani. Bisogna combattere per crearsi la propria vita oggi“.
“Il coraggio di essere felici” è stato il fulcro dell’omelia pronunciata di fronte ai numerosi giovani che, come Sigrid, hanno tanti interrogativi verso la vita e, forse, “questa perdita dolorosa” ne farà nascere degli altri.
Il silenzio ha continuato ad avvolgere tutti i presenti in un doloroso abbraccio, accompagnato dalle note tristi di un violino, a scandire l’addio della comunità ad una giovane scomparsa troppo presto.
{cwgallery}
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
#Qdpnews.it