Esistono tesori nascosti a due passi da casa e spesso ignorati, ma che meritano di essere conosciuti e valorizzati da chi vuole aiutare la sua comunità a proiettarsi verso il futuro camminando dentro le impronte di un glorioso passato.
A Covolo di Pederobba trova sede Villa Paccagnella, una struttura dal grande valore storico e culturale che rientra nel Catalogo delle Ville Venete.
Il sito versa da anni in uno stato di abbandono. Il complesso architettonico, in stile barocco settecentesco, si presenta come un imponente edificio padronale che domina la vallata del Piave verso il Montello.
Si tratta di una vera oasi di verde, poco distante dall’abitato di Covolo. La villa è posta all’interno di un grande parco ricco di piante secolari, disegnato in stile inglese e realizzato alla fine dell’Ottocento. Il grande corpo dominicale della villa è affiancato da una serie di edifici di servizio, tra i quali la barchessa, la scuderia e la serra.
Un’originale torretta ortogonale, adibita ad uccelliera, si erge nel parco. Prospiciente la strada di via Guizzetta sorgeva l’oratorio privato, ora in stato di totale abbandono.
La villa, trovandosi in prossimità del fiume Piave, subì gravi danni in entrambe le due guerre mondiali. A ricordo della Grande guerra è ancora visibile la lapide esterna alla villa. Negli anni Settanta l’edificio venne sottoposto ad un generale intervento di restauro, dagli affreschi agli stucchi del salone centrale, arricchito da un elegante ballatoio.
Alla villa si accede attraverso un cancello accostato a un piccolo edificio con torretta in stile neogotico. Da qui si diparte un lungo viale che giunge alla dimora signorile.
Il corpo della villa presenta un ampliamento dell’ala sud occidentale, caratterizzato dalla presenza di una sala passante che mette in comunicazione la corte-giardino con il parco verso il fiume. Tale ambiente è individuato, sulla facciata interna, da un basso portico architravato su colonne, mentre sul fronte opposto trova conclusione una serra semicircolare
Al termine dell’ala aggiunta, si unisce ad angolo retto un lungo corpo di servizio alto due piani e con uno sviluppo planimetrico ad “L”; ad esso speculare, sul lato nord, si sviluppa un altro sistema di adiacenze: barchessa e scuderia che formano un unico organismo ad “U”.
“Un sito sicuramente importante per il Comune di Pederobba – spiega il consigliere comunale Fabio Maggio – che va ad aggiungersi a tanti altri siti che il nostro Comune ospita insieme a molte ville venete. Un sito importante, soprattutto per la frazione di Covolo. Da un punto di vista storico ha accompagnato tante generazioni ed è un sito rispetto al quale la popolazione nutre un grande affetto.”
“L’amministrazione comunale – prosegue Maggio – da diverso tempo ha voluto impegnarsi per la sua rivalutazione. Sicuramente è una villa che ha una grande storia e aspetti di pregio di straordinaria rilevanza. C’è un corpo centrale molto significativo e un parco secolare con specie arboree assolutamente da tutelare e un piano visuale con un terrazzamento, che dà proprio sul Piave, che definirei monumentale: è una villa che, peraltro, è sottoposta ad un vincolo”.
“L’impegno dell’amministrazione – conclude il consigliere – risale alla precedente amministrazione del 2012 ma, dal 2018 in poi, c’è stata una costante opera di concertazione con tutti i soggetti coinvolti, proprietà e istituzioni, profondamente voluta dall’amministrazione comunale che ha fatto sedere intorno ad un tavolo tutti gli attori di questa vicenda e, anche grazie alle pressioni esercitate dal Comune di Pederobba, sono nati tre interventi cruciali: la messa in sicurezza delle strutture della villa, lo sfalcio delle specie arboree del perimetro del muro di cinta e la messa in sicurezza dello stesso muro“.
“Tre operazioni che erano richieste da tempo – conclude Fabio Maggio – a cui si aggiungono la sistemazione e la messa in sicurezza del grande viale monumentale dei tigli che accompagna la visuale e l’accesso alla villa. Tre obiettivi che volevamo raggiungere, ma adesso bisognerà vigilare con grande attenzione sul proseguo perché non ci fermeremo qui. Questo sito deve esser rivalutato e ne parleremo a tutti gli attori coinvolti”.
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(Foto: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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