Professione boscaiolo, la formazione dei ragazzi richiede attrezzature: prova sul campo per il verricello forestale donato da Banca Prealpi SanBiagio all’IIS Della Lucia

Oggi diventare boscaioli e operatori forestali richiede (per fortuna) una notevole preparazione sulle modalità di lavoro, una conoscenza teorica e pratica delle normative di sicurezza e una meccanizzazione all’avanguardia. L’Istituto Professionale e Tecnico di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente Antonio della Lucia di Feltre, che forma appunto anche giovani che aspirano a fare gli operatori forestali, ha potuto contare sul sostegno di Banca Prealpi SanBiagio per l’acquisto di un nuovo verricello forestale.

L’attrezzatura è stata messa alla prova proprio qualche giorno fa, in un cantiere forestale simulato in località Canai (sopra Lentiai) all’interno del territorio comunale di Borgo Valbelluna: a operare, prima con la motosega e poi con il trattore e il verricello, sono stati una decina di ragazzi delle classi quarte e quinte, alcuni dei quali non nuovi a questo genere di operazioni.

Durante la mattinata di formazione, assieme ad alcuni docenti, i giovani hanno lavorato con concentrazione, portando a termine attività di analisi preliminare, di abbattimento, di rimozione dei rami, di preparazione e di esbosco. “Il nostro punto di partenza è sempre quello di insegnare un metodo di lavoro nel quale la sicurezza è una priorità” spiega Lorenzo Tarasconi, dottore forestale.

Particolare attenzione è stata data alla prima fase dell’approccio all’abbattimento di un albero, ovvero allo studio delle dimensioni della pianta, alla proiezione della direzione di caduta del tronco una volta incuneato alla base e a eventuali varianti di manovra per situazioni più complicate. Tra gli aspiranti boscaioli c’era anche una ragazza, che ha dichiarato di aver già scelto questa disciplina per il proprio futuro.

Erano presenti il presidente di Banca Prealpi SanBiagio Carlo Antiga e il referente per l’ufficio agricoltura Luciano Soldan, il comandante regionale dei carabinieri forestali Pierangelo Baratta con una delegazione del comando locale, il dirigente scolastico dell’istituto Ezio Busetto e il sindaco di Borgo Valbelluna Stefano Cesa.

Il mestiere del boscaiolo sarebbe, a detta dei presenti, cambiato radicalmente nel tempo: i docenti concordano che rimanga un’attività per certi aspetti pericolosa, ma anche che sia fondamentale per la conservazione delle foreste e della biosfera.

Per un istituto come il nostro è importante il rapporto con le partnership per lo sviluppo del territorio, come quella con Banca Prealpi San Biagio – spiega il preside Busetto – perché per portare a termine queste operazioni occorre una meccanizzazione forestale spinta”.

“Credo che la qualità della formazione sia direttamente proporzionale alla qualità di strumenti in dotazione: è fondamentale per arrivare a permettere ai giovani di intervenire in un ambito come quello della silvicoltura” spiega il presidente di Banca Prealpi San Biagio Carlo Antiga.

Al di là delle zone protette, dove la natura cresce incontaminata, le zone boschive hanno bisogno anche dell’opera dell’uomo – spiega il comandante Baratta – L’abbandono può essere altrettanto dannoso per un ecosistema come questo. Mi piace ricordare – aggiunge, – che noi (ovvero il Corpo dei Carabinieri Forestali) abbiamo la consapevolezza che la prevenzione sia la vera arma per continuare a vivere sul nostro pianeta in modo davvero sostenibile”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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