Cappella Maggiore, la minoranza chiede a gran voce uno spazio per le riunioni e la preparazione dei consigli comunali: mozione respinta

Respinta dalla maggioranza, l’altra sera in consiglio comunale, la mozione in cui Gilberto Cannella, Giacinto Da Ros, Juri De Luca e Amedeo Dal Fabbro, i consiglieri del gruppo di minoranza, hanno chiesto al sindaco e alla giunta di individuare dei locali nei quali sia possibile ai consiglieri di minoranza incontrarsi per preparare adeguatamente la partecipazione ai consigli, incontrare cittadini e consentire ad eventuali formazioni elettorali di riunirsi per discutere programmi ed attività per le prossime amministrative comunali. In modo paritetico.

Ma il sindaco Vincenzo Traetta ha lasciato comunque uno spiraglio di speranza, prendendosi l’impegno di comunicare ai consiglieri di minoranza e alla cittadinanza le sale, gli spazi che possono essere utilizzati allo scopo. Ma non sembra al momento risolutiva secondo l’opposizione: “L’esempio è proprio dell’ultimo consiglio comunale – spiega il capogruppo Giacinto Da Ros -, quando lo scorso giovedì non avevamo ancora la documentazione per il consiglio del lunedì successivo: per richiedere le sale bisogna attivarsi 5 giorni prima con gli uffici comunali, non ci sarebbero stati i tempi, mentre noi chiediamo che ci venga indicato un luogo dove poterci confrontare”.

Finora gli incontri per discutere sulle iniziative da presentare in consiglio e prendere visione della documentazione relativa sono avvenuti nelle abitazioni private, che non sono esattamente delle sedi istituzionali, oppure in videochiamata nei periodi delle limitazioni personali per Covid.

“La stessa situazione si è verificata anche nei primi mesi del 2017, quando l’attuale maggioranza preparava le elezioni di giugno in riunioni in tarda serata con invito di simpatizzanti mentre noi, per formare la nostra lista, dovevamo riunirci in case private o nei locali pubblici della zona – sostiene Da Ros -. Crediamo sia assolutamente corretto che chi vuole partecipare al dibattito politico abbia la possibilità di farlo in luoghi consoni, soprattutto se si tratta di rappresentanti regolarmente eletti. Anche chi vuole provare a formare una lista per le elezioni comunali deve avere questo tipo di opportunità”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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