Conegliano, intitolato l’auditorium di Casa Fenzi a Renato Sartor: una figura poliedrica a servizio del territorio

Dare memoria a chi ha dedicato grande tempo, impegno e passione alla città di Conegliano è stato l’obiettivo della serata svoltasi lo scorso sabato 19 gennaio a Casa Fenzi, in occasione dell’intitolazione dell’auditorium a Renato Sartor, premio Civilitas 2018.

Quattro parole con Renato” è stato l’appuntamento dove amici e conoscenti di Sartor si sono riuniti per condividere ricordi e aneddoti riguardanti una figura eclettica, in grado di spendersi con efficacia in diversi settori. Storie narrate sullo sfondo delle note del coro Castel di Conegliano, di cui lo stesso Sartor, scomparso lo scorso luglio all’età di 85 anni, è stato il primo presidente.

“Ho conosciuto Sartor negli anni ottanta in consiglio comunale – ha ricordato Gianni Zorzetto, nuovo presidente del consiglio di amministrazione di Casa Fenzi – ed è sempre stato una persona che ha lavorato molto”.

Ricordi a cui si sono succeduti quelli di Pierluigi Piai, presidente del Rotary Club Conegliano del quale lo stesso Renato Sartor è stato socio: “Si è fatto carico delle cose della comunità al di sopra di ogni interesse personale. Una colonna portante del nostro club, che non si è mai negato anche nel periodo della malattia. Vorrei ricordare il service da lui ideato, dove i nostri giovani del Rotaract collaborano assieme alla Fondazione Bernardi”.

E proprio tra i giovani del Rotaract Conegliano, il presidente Filippo Stradiotto ha ricordato la sua capacità nello “trasmettere un forte senso di attaccamento al territorio”, leggendo una bella lettera scritta per l’occasione da Erika Brino, una dei soci dello stesso gruppo Rotaract.

Anche il sindaco di Conegliano Fabio Chies ha definito Sartor come “un uomo dalla personalità poliedrica, tra i pochi capaci di donare alla città in così tanti campi e così diversi. Penso che le grandi persone – ha aggiunto il primo cittadino – siano quelle in grado di parlare con tutti e lui in questo senso è stato capace di lanciare un messaggio di crescita”.

Tante le figure intervenute nel ricordare un uomo che è stato vicepresidente di Casa Fenzi, segretario provinciale della Democrazia cristiana e direttore d’azienda, autore di opere di storia locale e ideatore di progetti di volontariato, per citare solo alcuni dei ruoli ricoperti.

A dare un contributo alle varie storie succedutesi nel corso della serata, sono stati anche don Bruno Daniel, parroco del duomo di Conegliano, Mario Secolo, presidente della Fondazione Bernardi, Gino Dorigo, presidente del gruppo alpini di Conegliano, Massimo Colomban, Luciano Mazzer, l’editore Silvano Piazza, Ruggero Spinazzé, ex presidente di Casa Fenzi, e Carlo Capraro, segretario generale della Fondazione Cassamarca.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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