Prima conferenza stampa, oggi venerdì, per il neo sindaco di Conegliano Fabio Chies, convocata per salutare il commissario straordinario Antonello Roccoberton e ringraziarlo per il lavoro svolto in quasi un anno di “permanenza” nella città del Cima.
Un “grazie” pronunciato alla presenza dei dirigenti comunali e del comandante della Polizia locale Claudio Mallamace.
“Era giusto, come prima conferenza stampa, ringraziare il commissario Roccoberton per la sua gestione della città e degli affari interni – ha dichiarato Chies – Un lavoro e una figura, quella di Roccoberton, apprezzati dai cittadini in un momento difficile“.
A tal proposito, Chies ha donato a Roccoberton, in rappresentanza del Comune, una litografia raffigurante il municipio di piazza Cima e una targa con lo stemma della Città.
Il prossimo passo da compiere per il sindaco sarà riprendere in mano i cantieri e i lavori della città, secondo quanto ha dichiarato, mentre prosegue da parte sua il riserbo sulla composizione della nuova giunta e sull’identità del prossimo presidente del consiglio comunale.
Da parte sua, Roccoberton non ha nascosto un certo dispiacere nel lasciare una città a cui ha dichiarato di essersi affezionato, pur assicurando la volontà di mantenere i rapporti istituzionali, in qualità di viceprefetto vicario a Treviso, e di fare qualche visita come semplice cittadino.
“Ho fatto il mio dovere per garantire il bene dei cittadini – ha dichiarato Roccoberton – nell’ottica di proseguire il lavoro iniziato dalla precedente amministrazione: basta guardare le delibere e molte delle iniziative che sono state una continuità dell’attività“.
“Mi dispiace lasciare una città a cui mi ero affezionato – ha ammesso – Ho mantenuto anche il lavoro in Prefettura, un impegno affrontato con serenità grazie all’aiuto degli uffici del Comune”.
“Dei coneglianesi ricorderò l’atteggiamento collaborativo e la spontaneità” ha proseguito, citando alcune situazioni complesse che ci sono state, come la questione legata al parcheggio dell’ospedale di Conegliano e l’episodio del raid punitivo in piazza Cima, oppure il caso della Panda sulla Gradinata degli Alpini la notte della finale degli Europei di calcio.
Episodi, però, che non hanno reso Conegliano una città insicura agli occhi della Prefettura di Treviso, ha chiarito Roccoberton, il quale ha ricordato anche il completamento delle opere del nuovo Comando di Polizia locale, dell’apertura di via Amerigo Vespucci e del sentiero di Porta del soccorso del castello di Conegliano, gli interventi nelle scuole cittadine e i contributi ottenuti per i cantieri in via Maggior Piovesana e della ciclabile sulla Pontebbana.
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