Conegliano, fine di un’epoca: la Lancia Fulvia dei Fregolent lascia via Zamboni. Da domani in mostra a Padova, verrà poi restaurata ed esposta al Cerletti

Ha letteralmente fatto il giro d’Italia la storia della Lancia Fulvia che, da oltre 40 anni, si trova parcheggiata sempre nello stesso stallo di via Ferdinando Zamboni a Conegliano, di fronte all’ex cotonificio della città e poco distante dalla Scuola enologica Cerletti (vedi articolo).

Nonostante la vettura mostri tutti i segni del tempo, alla Polizia locale di Conegliano risulta che assicurazione e bollo siano sempre stati regolarmente pagati.

Una storia che ha dell’incredibile e che, dopo essere stata raccontata in tutti i media locali e nazionali, vedrà una nuova puntata riguardo a quello che, a tutti gli effetti, è considerato un pezzo di storia della città del Cima.

La Lancia Fulvia, infatti, verrà esposta questo weekend al salone delle Auto e moto d’epoca di Padova, che inizierà a partire da domani, giovedì 21 ottobre, per poi concludersi domenica 24 ottobre. Appuntamento che dovrebbe essere inaugurato dallo stesso presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

E per fare ciò la Lancia, dopo anni di stallo, è stata caricata da un carro attrezzi nella mattinata di oggi, mercoledì 20 ottobre.

Ma non è finita qui, perché la vettura, dopo l’esposizione in terra padovana, sarà restaurata a Vicenza e, con il contributo della Provincia, verrà esposta al Cerletti.

E soprattutto, tutto questo sarà possibile grazie al consenso dei proprietari della vettura, Angelo Fregolent e la moglie Bertilla Modolo, assieme a Paolo Picco, presidente del Club Serenissima storico della città di Conegliano.

A raccontarlo è Giovanni Berton, che lavora nel settore dei rimorchi di auto e mezzi: “Si tratta di un monumento storico che questo fine settimana verrà esposto a Padova e, poi, con il contributo giunto da più parti, verrà restaurato ed esposto al Cerletti”.

“Personalmente vendo rimorchi e, facendo sempre questa fiera, avevo lanciato l’idea: credo sia interessantissimo esporre l’auto e far vedere qualcosa davvero d’epoca – ha proseguito – Penso sia un pezzo di storia di questa città che vada riqualificato ed esposto anche per le future generazioni. Può essere anche un modo per sensibilizzare chi ha questo tipo di auto, per restaurarle e ritrovare il fascino di un tempo”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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