È scomparso nel nulla senza lasciare tracce. Da circa un mese non si hanno notizie del diplomatico nord coreano Jo Song Gil (nella foto in alto): l’uomo d’affari non avrebbe fatto ritorno in patria alla scadenza del suo mandato in Italia, il 20 novembre scorso. Secondo la stampa sud coreana Song Gil avrebbe chiesto asilo politico all’Italia ma, in questi giorni, il ministero degli Esteri ha negato ogni coinvolgimento del nostro Paese.
Un caso politico davvero intrigante anche per l’Alta Marca Trevigiana. Nel marzo scorso, infatti, una delegazione della Corea del Nord, rappresentata proprio da Jo Song Gil, aveva fatto visita al Veneto e alla Sinistra Piave trevigiana, con particolare attenzione alle imprese del nostro territorio.
Alla conclusione delle visite il senatore Alberto Robol, presidente della fondazione Opera campana dei caduti e della pace di Rovereto, aveva delegato don Brunone De Toffol (nella foto in alto), parroco di Farra di Soligo e protettore della campana “figlia” della torre dei Broi, a donare in segno di pace un modellino della campana di Rovereto al diplomatico nord coreano, consegna avvenuta al ristorante Ca’ del Poggio di San Pietro di Feletto.
La notizia è arrivata anche in parrocchia a Farra di Soligo. “Non ho più visto né sentito il diplomatico nord coreano dopo il 20 marzo 2018 – racconta don Brunone De Toffol – mi è sembrata una persona cordiale e disponibile quando l’ho incontrato quasi per sbaglio a Ca’ del Poggio, visto che il senatore Robol aveva degli impegni quel giorno. È una sorpresa anche per me la sua scomparsa, ma non so davvero nulla su dove si trovi e su cosa possa essergli accaduto. Potrei supporre che alcune sue iniziative siano state giudicate di eccessiva apertura e che per questo motivo sia stato costretto a prendere una decisione difficile”.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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