Salvò i profughi di Segusino: domani il ricordo di don Antonio Riva nel centenario della morte

Se ne andò improvvisamente in una fredda giornata invernale lasciando sgomenti tutti i suoi parrocchiani, ma il suo ricordo non è mai stato dimenticato.

Per questo domani, mercoledì 2 gennaio, alle ore 20 la comunità di Segusino si riunirà nella chiesa parrocchiale per raccontare ancora una volta la storia coraggiosa di don Antonio Riva (nella foto la lapide che lo ricorda)  nel centenario dalla morte. Il viceparroco di Segusino morì di febbre spagnola il 2 gennaio 1919, a soli 31 anni, nell’ospedale militare di Vittorio Veneto.

Un uomo generoso, nato ad Alano di Piave il 15 luglio 1887, che fu un importante punto di riferimento per la comunità segusinese durante l’ultimo anno della Grande Guerra. Infatti, nel dicembre 1917, in assenza del sindaco e del parroco, il giovane don Antonio guidò circa duemila segusinesi a Fregona, facendo l’impossibile per garantire la loro sopravvivenza durante il terribile anno della fame.

Viaggiando continuamente alla ricerca di cibo, riuscì a “strappare” alla morte per inedia moltissime persone ma, colto dalla febbre spagnola proprio nei giorni della vittoria italiana, non riuscì a salvare se stesso.

Domani, mercoledì 2 gennaio 2019, le sue gesta saranno nuovamente ricordate affinché rimangano per sempre impresse nella memoria della comunità.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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