“Una rosa per Norma Cossetto”, oggi le celebrazioni in ricordo della giovane istriana uccisa dai Titini in una foiba. Una cerimonia anche a Valdobbiadene

Questa mattina in via Visignano d’Istria, alle spalle della piazzetta Rosa, e in vicolo Esuli d’Istria, Valdobbiadene ricorderà per la prima volta Norma Cossetto senza Giuliana Zelco, unica testimone dell’esodo giuliano-dalmata residente in paese.

A lei e alla sua famiglia era stata infatti dedicata via Visignano d’Istria per ricordare la loro fuga forzata dal paese di nascita, occupato nell’autunno 1943 dalle forze partigiane di Tito.

Giuliana, scomparsa lo scorso luglio (qui l’articolo), era sempre in “prima fila” nel ricordare l’anniversario dell’orribile uccisione di Norma Cossetto: la 23enne di Visinada d’Istria che fu tra le prime vittime della “resa dei conti” titina e il cui corpo fu ritrovato nella foiba di Villa Surani dopo essere stata violentata e uccisa la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.

Una figura che non è mai passata inosservata, tanto che già l’8 maggio 1949, su proposta di Concetto Marchesi, rettore dell’Università di Padova tra il settembre e il novembre 1943 e dal 28 maggio al 27 luglio 1945, l’allora rettore Aldo Ferrabino e il consiglio della facoltà di Lettere e Filosofia conferirono la laurea ad honorem alla Cossetto.

Nel 2005 il presidente Carlo Azeglio Ciampi compì un ulteriore passo nel ricordo della ragazza conferendole la medaglia d’oro al merito civile della Repubblica Italiana alla memoria con la seguente motivazione.

Negli anni molti Comuni italiani, indipendentemente dal colore politico, hanno attribuito il nome di una via, di una piazza o di un edificio pubblico alla memoria della Cossetto in segno di rispetto per i lutti e le sofferenze di quella parte d’Italia dimenticata per moltissimi anni.

Per ricordare Norma Cossetto è stata posta una rosa anche nei comuni di Treviso, Montebelluna, Conegliano, Mogliano Veneto, Casier, Preganziol, Pederobba, Ponzano, Zero branco, Paese e Preganziol.

Ricordare oggi, lunedì 4 ottobre, questa ragazza e Giuliana Zelco significa avere coscienza che quella pagina di storia merita di essere studiata e compresa dalle giovani generazioni.

(Foto: Web – Tommaso Razzolini).
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