Al Festival dell’Oriente a Padova l’intervista a Sripad Valihara Das, guida spirituale dell’associazione Nityananda

Lo scorso venerdì 14 dicembre 2018, Andrea Berton, studioso di dialogo interreligioso ed interculturale e grande appassionato di usi, costumi e religioni dell’Asia ha intervistato, nella suggestiva cornice del “Festival dell’Oriente di Padova“, Sripad Valihara Das (nelle foto, a destra insieme ad Andrea Berton), profondo conoscitore della spiritualità indiana e guida spirituale dell’Associazione culturale Nityananda. Andrea collabora da qualche mese con Qdpnews.it dove, oltre ad occuparsi della cronaca del valdobbiadenese e di altre notizie riguardanti l’Alta Marca Trevigiana, ha iniziato a dare un piccolo contributo per permettere ai lettori di approfondire alcuni temi legati alle religioni e al multiculturalismo.

Da diversi anni Andrea si impegna nella promozione del dialogo tra culture e religioni collaborando con enti, associazioni e sodalizi culturali spostandosi tra il Friuli Venezia Giulia, dove si è laureato in giurisprudenza con una tesi sugli strumenti giuridici di contrasto al fenomeno del terrorismo di matrice islamica, e il Veneto, dove attualmente vive.

Andrea ha curato la parte culturale dell’edizione del 2016 di “Ethnic Festival” a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) scegliendo come focus proprio l’Oriente nelle sue mille sfaccettature. L’anno prima, nel comune di Cervignano del Friuli, in provincia di Udine, aveva collaborato alla realizzazione della manifestazione “Le giornate dell’Oriente” con un ricco programma di eventi che ha permesso a tanti appassionati di conoscere i piatti tipici e le abitudini dei popoli orientali e mediorientali. Nel 2016 c’è stata l’importante collaborazione con Loredana Marano, scrittrice e docente friulana scomparsa prematuramente nello stesso anno. Andrea ha curato il glossario sul mondo islamico per l’ultimo libro di Loredana, dal titolo “Chi è immerso nel mare non ha paura della pioggia. Il viaggio di Addy“.

Il libro, che è stato presentato al “Salone internazionale del libro di Torino”, a “Pordenone Legge”, a “èStoria” a Gorizia e in altri festival letterari, racconta la storia di un profugo iracheno, Addy Abdul Wahab, che è fuggito dal suo paese a causa delle discriminazioni politiche e religiose che imperversano da anni in Iraq. Addy ha trovato la pace a Cervignano del Friuli dove ha conosciuto Andrea e Loredana Marano che hanno deciso di raccontare la sua storia. In Veneto Andrea ha partecipato all’edizione del 2017 della “Tenda della Pace” di Padova, una manifestazione interreligiosa che ha visto pregare nello stesso luogo i rappresentanti delle principali religioni presenti in città. Nel 2018 Andrea ha fatto parte del gruppo di lavoro di “Interreligious”, manifestazione interreligiosa in collaborazione con il Centro Universitario di Padova.

Veneto Andrea Berton Festival Oriente Padova

“Venerdì 14 dicembre – racconta Andrea – ho avuto l’opportunità di intervistare chi ha dedicato la sua vita allo studio dei Veda, esteso e complesso corpus di sacre scritture dell’Induismo (“Sanatana Dharma”). Sripad Valihara Das, il relatore della conferenza di venerdì, è un maestro di Bhakti Yoga (Yoga della devozione), disciplina della tradizione spirituale millenaria dell’India. Egli è un profondo conoscitore delle principali filosofie e della letteratura dell’antica India, dove ha vissuto diversi anni entrando in contatto con i suoi maestri. Da decenni diffonde, grazie a conferenze e studi, la vasta saggezza e la pratica del misticismo indiano in varie istituzioni culturali e associazioni”.

“La mia passione per il dialogo interreligioso ed interculturale – prosegue Andrea – è nata quando ho iniziato l’Università a Udine. Prendendo spesso i mezzi pubblici, e frequentando molto le stazioni, sono entrato in contatto con persone che provenivano da tutto il mondo e la mia reazione all’incontro con il “diverso da me” è sempre stata caratterizzata dalla curiosità di conoscere e comprendere le abitudini di vita e i valori culturali e spirituali di questi uomini e di queste donne. Ritengo che i pregiudizi che spesso abbiamo nei confronti di chi appartiene ad una cultura diversa dalla nostra siano legati alla poca conoscenza che abbiamo delle persone che da anni vivono a stretto contatto con noi”.

“Non voglio negare gli evidenti problemi legati all’integrazione in Italia – spiega Andrea – ma voglio promuovere più occasioni possibili per informare la gente su alcuni aspetti fondamentali legati al multiculturalismo e alla globalizzazione. Solo una società civile più informata e consapevole dei cambiamenti in corso, in quest’epoca storica così complessa, potrà affrontare il futuro con più coraggio e più positività. Già nella mia tesi di laurea ho sottolineato l’importanza dello studio delle religioni proprio per non attribuire a tutto l’Islam, religione che andrebbe approfondita meglio per non cadere in banali generalizzazioni, la responsabilità degli attentati terroristici che hanno flagellato l’Occidente negli ultimi anni”.

“Se dovessi utilizzare – conclude – uno slogan per promuovere il confronto fra culture sceglierei questo: “Più cultura, meno paura”. Solo l’istruzione, il dialogo e l’ascolto reciproco possono, a parer mio, aiutarci a vivere meglio in questa fase difficile che ci vede molto confusi e preoccupati per i cambiamenti in corso che non eravamo preparati a dover subire in modo così repentino”.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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