Le colline di Conegliano e Valdobbiadene al Salone mondiale del Turismo. Montedoro: “Momento di condivisione e volàno per la nostra economia”

Seconda partecipazione per le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene al Salone Mondiale del Turismo dedicato ai siti patrimonio dell’Umanità.

Il salone, giunto alla sua dodicesima edizione, è un’occasione di conoscenza, approfondimento e riflessione sul patrimonio Unesco e sulla sua importanza per lo sviluppo di un turismo culturale e consapevole, così come di una crescita economica e sociale delle comunità locali. Molto importante a livello turistico è il workshop riservato agli operatori del settore, italiani e internazionali: 60 buyer e 105 seller hanno contrattato la compravendita di pacchetti turistici a tema patrimonio Unesco.

“Per le nostre Colline questa seconda partecipazione è molto importante – spiega Marina Montedoro, presidente dell’associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Docg – perché stiamo spingendo molto sull’esportazione delle nostre terre grazie alla stampa estera. In questa sede c’è la possibilità di vendere ai turisti le bellezze dei nostri comuni patrimonio Unesco”.

Che le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene siano tanto care al presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, presente all’inaugurazione, è cosa risaputa. A dimostrazione di questo, il territorio del Prosecco è stato citato più volte come esempio della crescita turistica portata dall’entrata in questa associazione.

Il turismo è la prima industria della nostra Regione con 18 miliardi di euro di fatturato – spiega Zaia – e il flusso turistico del Veneto è molto interessante. Gli Italiani hanno riscoperto il nostro territorio: a dimostrazione di questo ci sono i dati che dicono un più 46% di presenze rispetto alle presenze turistiche del 2019 e siamo convinti di fare bene anche d’inverno grazie alle nostre montagne”.

“La nostra è l’unica regione in cui si può dire al turista che in un paio d’ore d’auto si passa dallo sci della montagna al tuffo nel mare muovendosi tra la campagna veneta, le città murate e molte altre bellezze. – continua Zaia – L’unico nostro limite è che abbiamo tante cose da comunicare: le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, sito Unesco che ci ha permesso di continuare a guardare dallo specchietto retrovisore i cinesi, parte da 250 mila presenze turistiche certificate e ha una proiezione a dieci anni di una presenza di un milione e mezzo di persone e molto spesso queste sono già attentamente informate permettendo lo sviluppo di un turismo di qualità. Noi ci candidiamo ad organizzare una borsa internazionale di tutti i siti Unesco in modo tale che gli operatori riescano a incontrarsi in una borsa “fisica” che potrebbe essere quella del Veneto”.

Soddisfatto del salone anche l’assessore al turismo della regione del Veneto Federico Caner: “la cosa più interessante è la specificità di questi incontri. Qui ci sono i nove siti Unesco del Veneto, tutti gli altri siti italiani e anche alcuni esteri. Questo permette un’offerta turistica molto più mirata e specializzata”.

“Questo è un momento – continua Marina Montedoro – in cui possiamo fare della condivisione con altri siti, imparando anche da loro e facendoci conoscere. La presenza di buyer da tutto il mondo è un volano per la nostra economia perché si possono vendere anche dei pacchetti assieme ad altri territori Unesco”.

Il 66% dei nostri turisti sono stranieri e il salone mondiale del turismo va in questa direzione, dimostrando cosa significhi la promozione turistica all’estero – conclude Zaia – noi questa promozione nelle colline la facciamo su due binari: la prima è la promozione turistica pura, mentre la seconda, quella indiretta, sono le 600 milioni di bottiglie di Prosecco vendute in tutto il mondo.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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