Dopo la conferenza stampa della lista “Libertà civica e popolare-Conegliano al centro” (vedi articolo), la formazione del candidato sindaco Piero Garbellotto ha fatto conoscere i candidati del gruppo di Fratelli d’Italia nella serata di ieri, lunedì 6 settembre, al caffè Municipio di piazza Cima.
Un incontro dove sono stati presentati brevemente i 24 componenti della lista, figure variegate dal mondo imprenditoriale e della consulenza fino a studenti e agricoltori diretti. L’accento è stato posto sulla presenza di diversi profili giovani all’interno del gruppo.
Assente “per motivi familiari” Lorenzo Burgio, presidente del circolo coneglianese di Fratelli d’Italia, era presente Floriano Zambon il quale, nella mattinata di ieri, aveva chiarito la propria posizione, chiarendo di non aver nessun ruolo di regista all’interno della coalizione: ancora una volta è stato definito come una “presenza di esperienza”.
Non sono stati fatti riferimenti al programma elettorale, ad eccezione dello slogan “Conegliano merita, Fratelli d’Italia c’è”.
Giuseppe Montuori, coordinatore provinciale del partito, ha ricordato la scelta di un imprenditore come candidato sindaco, citando le chiusure dei negozi a Conegliano, aspetto già affrontato nel corso della presentazione della lista di FdI a Montebelluna (vedi articolo).
“Ciò succede se uno non ha voglia di fare – ha affermato Montuori – Queste persone sono troppo impegnate sui social. Ora c’è poco tempo da perdere”. Presenti all’appuntamento anche il sindaco di Spresiano Marco Della Pietra e il senatore Luca De Carlo.
Quest’ultimo ha definito Garbellotto “un vincente, una persona brava, preparata”. “Sappiamo che queste elezioni non saranno facili – ha proseguito De Carlo – Tutti scappano dalle responsabilità e chi ci mette la faccia è già vincente in un momento di antipolitica”.
“Questo è un gruppo di persone che si è messo a disposizione, senza secondi fini – ha aggiunto – Vinceremo come vinceremo negli altri Comuni della provincia”.
Una volontà di cambiare “puntando sui giovani” è stato il concetto più volte ribadito, prima che gli aspiranti consiglieri comunali, assieme a Garbellotto, Montuori e De Carlo, srotolassero un enorme Tricolore lungo piazza Cima.
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