Di un restyling c’è bisogno, lo dicono in molti. E il desiderio sarà realizzato entro due anni: la stazione dei treni di Treviso sarà riqualificata con un maxi investimento da 10 milioni di euro di Comune e Ferrovie, che porterà alla trasformazione del piazzale e degli edifici centrali e a cambiamenti nella viabilità, nella sosta e nei servizi sia all’interno che all’esterno dell’edificio.
Passare una mattinata in piazzale Duca D’Aosta significa incrociare pendolari, studenti, viaggiatori, turisti: non solo utenti che utilizzano i binari per spostarsi, ma anche che si muovono in corriera o in autobus. Ci sono infatti, nel giro di pochi metri, la stazione delle corriere in Lungosile Mattei e la biglietteria Mom poco prima del cavalcavia.
Riorganizzazione delle zone pedonali, deposito sicuro per le biciclette, accessibilità per anziani e soggetti fragili, estetica, fruibilità: sono queste le cose che i trevigiani trovano più interessanti del progetto.
L’intervento è così lontano nel tempo (si parla dell’opera completa entro la fine del 2022, circa 12 mesi di lavori) che spesso gli utenti della stazione e perfino i cittadini di Treviso neanche sanno di cosa si tratti.
Per vedere il primo cantiere in opera mancano ancora diversi mesi. Molti svicolano, “basta che i lavori non creino disagi”; tanti corrono via veloci, qualcuno sorride, “era ora, serviva metterci le mani”.
Gli studenti sono i più interessati, essendo in numero maggiore fra i pendolari e coinvolti anche dall’interscambio fra mezzi su gomma e su rotaia; meno curiosi sono gli utenti sporadici, quelli del viaggio e della gita fuori porta, a cui basta che il servizio sia il più efficiente possibile.
Molto interessati al piano di rilancio sono invece gli operatori di quell’angolo di Treviso. Luigi Dall’Antonia è il titolare del Bar Venezia, il primo che si incontra uscendo dalla stazione ferroviaria sul lato dei giardini e di Porta Altinia.
È il presidente dell’associazione di cittadini e commercianti del quartiere, uno di quelli ritenuti più delicati in città, la vera porta d’ingresso di Treviso.
“Ci credo, c’è un grande potenziale, arrivano qui in corriera, in treno, in autobus, anche tramite l’aeroporto – spiega – A progetto finito, come in una hall d’albergo, ci dovrebbero essere degli addetti per guidare e controllare, e allora avremo una Treviso funzionale, accogliente e sicura. Già sono arrivati nuovi residenti, questo è un primo buon segnale. Oltre al progetto sul piazzale credo si debba intervenire anche su altri punti, già nodi di interesse per l’amministrazione comunale e soggetti privati. L’ex bastione Camuzzi e la nuova stazione delle corriere all’ex Cuor in primis”.
Dall’Antonia dialoga quotidianamente con gli attori della zona: Sa che i tempi sono lunghi e che bisognerà attendere, ma le prospettive sono rosee: “L’albergo Carlton è in restauro, sarà un altro incentivo di rilancio. L’ex edicola dei giardini dovrebbe diventare lo Iat di Treviso per la ricezione turistica. Servirebbe più illuminazione. Un trenino elettrico con base dalla stazione potrebbe portare i turisti in giro per Treviso. E se venisse finalmente riqualificata anche la vicina piazza Giustiniani, sarebbe uno sforzo importante per il nostro quadrante”.
Qui il video del progetto: link.
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