Nuova sede per “Le Serre”, inaugurata ieri la zona produttiva a Col San Martino. La famiglia Pederiva: “Siamo venuti in pianura ma il nostro cuore rimane in collina”

Dopo 65 anni dalla nascita l’azienda agricola “Le Serre” necessitava di maggiori spazi per la produzione e lo stoccaggio del proprio vino.

Il nuovo “quartier generale” dei fratelli Pederiva è stato inaugurato nel pomeriggio di ieri, sabato 4 settembre, nella zona industriale di Col San Martino e garantirà all’azienda una maggior produttività e un minor impatto sull’ambiente.

“La nostra è partita come azienda a carattere familiare – spiega Luca Pederiva – e quindi producevamo solo per i nostri clienti. Dopo 65 anni si è affermata nel mercato anche per la produzione per aziende che operano nel settore del vino a livello mondiale. L’esigenza del mercato ci porta a dover offrire una maggiore capacità produttiva e abbiamo deciso quindi di ampliare gli spazi acquistando questo capannone”.

“Stiamo parlando di uno spazio di 10mila metri quadrati coperti e di 18 mila totali – precisa il fratello Marco Pederiva – dove abbiamo ben diviso la zona produttiva, posizionato il nuovo impianto di imbottigliamento, la zona di spumantizzazione e un ampio magazzino con le zone di carico interamente computerizzato e gestito con i codici. Abbiamo dato molta importanza anche alla “vena green” di questa nuova sede. Grazie all’utilizzo dei pannelli fotovoltaici e di numerosi ammodernamenti energetici siamo riusciti a ridurre l’impatto ambientale”.

Se a Col San Martino si è parlato di innovazione e di attenzione al green il cuore dell’azienda rimane comunque tra le Serre di Combai: è qui che la famiglia Pederiva coltiva le proprie viti, che sorgono nei ripidi terreni che le famiglie di Camillo Pederiva e di Rosa Mattiola acquistarono nel 1956 dai Conti Brandolini. Qui la vendemmia è definita eroica e l’uva viene raccolta rigorosamente a mano sfidando le ripide pendenze della collina.

Al taglio del nastro erano presenti anche numerose autorità, a dimostrazione di come la scelta dell’ampliamento di quest’azienda sia importante per tutto il territorio.

“Vorrei fare i miei complimenti a tutta la famiglia Pederiva per averci creduto e per portare avanti una tradizione che è simbolo della nostra territorialità – ha affermato durante il suo intervento l’onorevole Angela Colmellere -. Il nostro desiderio è che sempre più la capacità imprenditoriale sia guidata dalla cura per il territorio come queste aziende hanno dimostrato di saper fare. Voglio esprimere i miei migliori auguri perché quest’azienda possa diventare sempre più consolidata e al passo con quella che è la sostenibilità e il rispetto per tutto e tutti”.

È un grande piacere avere nel territorio di Farra di Soligo un’azienda come questa – spiega il sindaco Mattia Perencin -. Li ringrazio per aver voluto investire nel nostro comune decidendo di acquistare questo capannone vuoto da molti anni. Questo è importante perché non c’è stato nessun tipo di consumo di suolo, ma si è riqualificata un’area già esistente. Credo che il loro investimento sia stato possibile anche grazie alla chiusura del contenzioso dell’area Pip, che bloccava da oltre trent’anni le risorse del nostro comune. Si tende a dimenticare quanto è stato fatto dalla nostra amministrazione ma io lo voglio ricordare oggi perché il nostro successo ha permesso questo tipo di investimenti nel nostro Comune”.

Presente all’inaugurazione anche il sindaco di Miane, Denny Buso, leggermente rammaricato perché il capannone non sorge nei territori comunali da lui amministrati, ma molto orgoglioso per il successo ottenuto dai fratelli Pederiva: “È un grande piacere e un orgoglio quando un’azienda cresce e necessita di nuovi spazi, tra me e la famiglia Pederiva c’è anche un rapporto d’amicizia e questo mi rende ancora più contento. Ovviamente da sindaco rimane il fatto che questo capannone non sorge a Miane, però è vero che la sede legale e le viti rimangono da noi. Vorrei fare un grande augurio per il loro futuro visto il loro grande impegno e dedizione al lavoro e al territorio”.

Non ha potuto partecipare, per concomitanti impegni istituzionali, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha voluto però, tramite una lettera, sottolineare l’importanza di queste scelte coraggiose per tutto il comparto vitivinicolo che lo hanno reso grande fino al prestigioso riconoscimento Unesco.

Parole quelle del presidente ribadite anche dal consigliere regionale Alberto Villanova: “La storia della famiglia Pederiva rappresenta un po’ la storia della nostra gente, un tempo povera e costretta ad emigrare e poi grazie al sacrificio e al lavoro ha saputo creare benessere e occupazione. Da molti sono stati criminalizzati la massiccia presenza di capannoni nella nostra regione ma vorrei ricordare che se il Veneto è diventato grande lo si deve al lavoro passato e anche a queste strutture”.

Non sono mancanti neppure i momenti di commozione soprattutto quando i fratelli Pederiva hanno voluto ringraziare la propria famiglia e i propri dipendenti per il successo ottenuto e per il grosso aiuto ricevuto in questa nuova avventura: “Abbiamo dismesso gli uffici nella vecchia sede il sabato – spiega Luca – e il lunedì eravamo già operativi qui a Col San Martino”.

Dopo 65 anni quello che si prospetta per l’azienda agricola “Le Serre” è un nuovo inizio che mira all’aumento della produzione. Con il nuovo polo logistico l’obiettivo è ottimizzare il ciclo produttivo aumentando di circa il 25% il numero di bottiglie prodotte, mantenendo però la qualità: “Siamo venuti in pianura ma il nostro cuore rimane in collina” ha sottolineato Camillo Pederiva, che negli anni ha insegnato ai figli Luca e Marco tutti i segreti e i sacrifici della viticoltura eroica.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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