Una vera e propria “febbre” rosa quella che ieri mattina, domenica 18 novembre, ha “colpito” San Vendemiano. Emozioni, commozione, sorrisi e tanta, tanta solidarietà alla quinta edizione della “Corri in rosa”, la corsa delle donne per le donne.
Quando alle ore 10 il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha dato il via ufficiale – insieme al sindaco di San Vendemiano, Guido Dussin (con il vice sindaco Renzo Zanchetta e il consigliere regionale Sonia Brescacin), al presidente dell’Associazione Fiorot, Silvano Fiorot, e all’amministratore unico di Maratona di Treviso, Aldo Zanetti – il fiume rosa, di oltre 8 mila donne, si è messo a “marciare” sotto un cielo colorato dalle scie rosa disegnate da uno degli aerei storici di Jonathan Collection.
Migliaia e migliaia coloro che hanno scelto di esserci per contribuire al pagamento del mammografo acquistato dall’associazione Renzo e Pia Fiorot e installato nell’ospedale Santa Maria dei Battuti di Conegliano, dove è utilizzato dall’Ulss 2 per lo screening (dal primo gennaio 2017 al 30 giugno 2018 16.000 le mammografie effettuate).
Ci sono state coloro che sono andate più veloci delle altre, come Arianna e Valentina, triathlete di Silca Ultralite Vittorio Veneto, prime al traguardo dopo 6 km e Michela, prima sul percorso di 12 km. Ma a vincere sono state tutte coloro che si sono messe in marcia, hanno camminato, hanno corso, hanno passeggiato, hanno spinto i passeggini e le carrozzine, hanno camminato con i bastoncini del nordic walking (camminata nordica), hanno tenuto per mano le figlie, le nonne, le sorelle, le cugine, le mamme, le amiche, le colleghe.
Di tutte le età (da alcuni mesi a 96 anni, come nonna Maria), sono arrivate da tutt’Italia, dal Sud al Nord, al Centro, si sono messe in gruppo e hanno scelto dei nomi particolari e divertenti e si sono “addobbate” rigorosamente in rosa. Cappelli, sciarpe, gilet, nastri per i capelli, tulle, fascette, scarpe, scarponi. Nei passeggini non sono mancate le coccarde. Persino le cagnoline erano in rosa, con collari, vestitini di tulle e cappottini in pile a tono. A incitarle tutte la speaker Silvia Riccò.
Chi sta affrontando un tumore, chi ha subito un intervento chirurgico, chi sta correndo per chi non ha potuto essere qui oggi e per chi non ce l’ha fatta ma ha lasciato ricordi indelebili (come, per citarne alcune, Elisa Girotto, la mamma scomparsa lo scorso anno e che ha lasciato 18 regali, uno per compleanno, alla piccola Anna e Barbara Della Giustina, ex campionessa di giavellotto con l’Atletica Silca scomparsa alcune settimane fa). Tante storie di sofferenza, ma anche tante storie di speranza, di lotta, di incitamento, di forza e di voglia di farcela.
Sul palco, per le premiazioni, i gruppi più numerosi, rispettivamente Le ragazze del Blues Bar, Joy Club – Fuel to Run, Mercato delle Occasioni, We @ Electrolux, Atl-Etica San Vendemiano e Rossella.
“Che spettacolo queste migliaia di donne che corrono per la lotta al tumore al seno e ogni anno aumentano – ha detto il presidente Zaia – Di fatto le donne sono più forte degli uomini, solo loro quando si mettono insieme possono realizzare una cosa così grande. Oggi, una volta di più, ci hanno dato la dimostrazione della loro potenza. Questo è un intervento non solo solidale ma anche culturale. E questa solidarietà rispecchia quella del Veneto, dove uno su cinque è attivo nel volontariato, con tanta generosità”.
“L’emozione, nell’ospitare per la quinta volta al Corri in rosa, è sempre tantissima – ha ammesso il sindaco Dussin – Una manifestazione che sta crescendo di anno in anno e che contribuisce al pagamento delle rate del mammografo che è già funzionante ed è servito per lo screening. Siamo felici di questa operazione. Di anno in anno stiamo attrezzando il villaggio di partenza con qualcosa in più all’interno di Magie d’inverno, perché alla fine questa giornata sia una vera e propria festa di paese”.
“Bellissima giornata, ottima partecipazione – è stato il commento di del vice sindaco Zanchetta – Quando si parla di solidarietà le donne sono sempre in prima fila e il risultato è eccezionale. Quest’anno San Vendemiano si è superata, accogliendo ancora meglio questa fiumana rosa. Vedo tanto entusiasmo e partecipazione. Un grazie particolare a tutti volontari e associazioni di San Vendemiano e non solo, senza dimenticare gli uffici comunali, che si sono adoperati per la buona riuscita della manifestazione, che si è svolta nella massima sicurezza”.
“Questa Corri in rosa è importante per due motivi – ha sottolineato Fiorot – perché unisce le persone per risolvere un problema e perché permette di fare cultura nel territorio, facendo stare insieme le persone. Il messaggio è che insieme si raggiungono obiettivi importante”.
“È andato tutto bene, c’erano più donne dello scorso anno e tanto pubblico – ha fatto sapere Zanetti, amministratore unico di Maratona di Treviso – Abbiamo assistito a un grande spettacolo di colori e divertimento ed è giusto che sia così, perchè questo evento, oltre agli aspetti solidale, vuole essere anche una grande festa. Attorno alla Corri in rosa stanno crescendo tante belle iniziative ed eventi collaterali. Andiamo avanti con rinnovato entusiasmo, dando già appuntamento al 2019 per la sesta edizione. Ringrazio tutti coloro che ci sostengono, amministrazioni pubbliche, partner commerciali, amici della Maratona di Treviso e gli oltre 200 volontari, in particolare gli addetti ai ristori e al pasta party che si sono superati per accontentare tutte”.
Presente anche Sonia Colombari, assessore del Comune di Conegliano, che ha percorso il tracciato di 6 chilometri con un’amica. Sabato scorso, proprio il Teatro Accademia di Conegliano ha ospitato il convegno “La salute in rosa” organizzato dall’Ulss 2 in collaborazione con Maratona di Treviso. “Oggi ho vissuto dall’interno una bella manifestazione che vuole promuovere la salute delle donne, tema che mi sta a cuore non solo come assessore ai servizi sociali ma anche come medico. Ieri (sabato, ndr) abbiamo approfondito l’argomento con il convegno medico all’Accademia che ha ottenuto un bel successo di partecipazione, oggi le donne sono scese in campo per una causa importante”.
(Fonte e foto: Corri in rosa).
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