Alla guida dell’auto senza adeguati controlli medici: ieri il convegno alla Nostra Famiglia di Pieve di Soligo (VIDEO)

Responsabili alla guida“: è questo il titolo di un convegno svoltosi nella mattinata di ieri, sabato 17 novembre, nella sede di Pieve di Soligo della Nostra Famiglia.

Un appuntamento dove medici, psicologi, tecnici di assicurazioni, funzionari delle motorizzazioni e non solo, si sono riuniti per discutere a proposito del problema per la circolazione stradale costituito da quanti, pur affetti o reduci da patologie importanti, continuano a guidare senza sottoporsi agli opportuni controlli.

La sede del convegno non è stata scelta a caso: la Nostra Famiglia di Pieve di Soligo, infatti, rientra nella rete dei Centri di mobilità del gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles), dove viene fornito aiuto e sostegno alla guida e vengono testate le competenze motorie, cognitive e comportamentali.

L’assenza del rischio di perdere coscienza, tempi di reazione adeguati, un sistema visivo e uditivo nella norma sono le caratteristiche basilari per mettersi sulla strada senza pericolo di arrecare danno agli altri: chi si ammala è obbligato per legge a sottoporsi a una valutazione della commissione medica locale, necessaria per una questione di sicurezza stradale.

“La responsabilità alla guida è fondamentale per chi ha perso la mobilità – spiega Claudio Puppo, vicepresidente dell’Associazione nazionale guida legislazione (Anglat) – anche perché i mezzi pubblici non sono in grado di soddisfare le esigenze al cento per cento”.

“Il problema è che c’è poca uniformità nelle valutazioni delle commissioni – prosegue Puppo – in quanto un tempo c’era una diversità abissale tra quelle fatte e Venezia e Treviso. Per questo il ministero deve promuovere la formazione dei componenti delle commissioni”.

“La responsabilità ha a che vedere con la consapevolezza delle proprie capacità fisiche e psichiche. – sottolinea Alec Vestri, piscologo e coordinatore dell’area di neuropsicologia dell’Irccs “Eugenio Medea” di Pieve di Soligo – L’obbligo di visita spesso non viene seguito, quindi noi siamo molto attenti agli aspetti di tipo cognitivo per chi ritorna”.

I dati riguardanti il numero di incidenti all’anno non sono confortanti: come ha specificato Dino Matarazzo, responsabile della Motorizzazione di Treviso, “negli ultimi due-tre anni c’è stato un incremento di incidenti stradali. Anche se l’aumento non è rilevante, dispiace vedere questo e la loro causa principale è dovuta alla distrazione da smartphone”.

“Si deve lavorare molto a livello educativo – conclude Mattarazzo – ma anche repressivo”.

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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it).
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